18 settembre 2010

19 settembre 1943 - La rappresaglia nazista a Boves (Cuneo)


















Nel paese di Boves, situato in provincia di Cuneo, si costituisce una delle prime formazioni partigiane italiane: un reparto di militari italiani, comandati dall'ufficiale Ignazio Vian, dopo l'8 settembre, si rifugia sulle montagne ed inizia una azione di resistenza contro le truppe tedesche. Durante una schermaglia il gruppo uccide un soldato tedesco: le SS, comandate dall'Oberführer Theodor Wisch e dal Capitano Joachim Peiper, non riuscendo ad avere la meglio sui partigiani, decidono di vendicare la morte del soldato ucciso, colpendo la popolazione civile di Boves, incendiando il paese e massacrando 32 persone compresi il parroco ed il commissario della prefettura, i quali, addirittura, vengono bruciati vivi. Quello di Boves è stato uno dei primissimi episodi del sistema repressivo tedesco che prevedeva azioni contro la popolazione civile in risposta alle azioni partigiane e dei militari italiani.

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