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14 settembre 2024

15 settembre 2023 - Muore l'artista colombiano Fernando Botero


















Fernando Botero Angulo (Medellín, 19 aprile 1932 – Monaco, 15 settembre 2023) è stato un pittore, scultore e disegnatore colombiano. 

Artista celebre per le sue voluminose figure umane 

Nasce da David Botero (1895-1936), uomo d'affari, e dalla sarta Flora Angulo (1895-1972), secondo di tre figli. 

Da bambino subisce il fascino dell'architettura barocca e delle illustrazioni della Divina Commedia di Dante Alighieri. Successivamente dichiarerà di "non aver mai dipinto nulla di diverso dal mondo come lo conosceva a Medellín". A 16 anni già disegna le illustrazioni per i supplementi di "El Colombiano",il giornale più importante della sua città natale. Giovanissimo, nel 1948 espone per la prima volta a Medellín.
 Nel 1952 vince, con Sulla costa, il secondo premio al IX Salone degli artisti colombiani, organizzato presso la Biblioteca Nazionale di Bogotà: investe il denaro del premio per un viaggio di studio in Europa. In Spagna visita il Museo del Prado di Madrid, dove conosce fra gli altri anche le opere di Francisco Goya e Tiziano. A Parigi medita sull'arte d'avanguardia francese e decide di interessarsi degli antichi pittori.
Giunge infine in Italia, dove entra in contatto con le maggiori opere del Rinascimento italiano, soprattutto di Giotto e di Andrea Mantegna che lo ispirano particolarmente tanto da riprodurre diverse copie dei loro capolavori, pur non disdegnando gli altri autori della scuola senese, e della Toscana, in generale.

13 settembre 2023

14 settembre 2022 - Muore l'attrice greca Irene Papas


 










Irene Papas, pseudonimo di Irene Lelekou (Chiliomodi, 3 settembre 1926 – Chiliomodi, 14 settembre 2022)

E' stata un'attrice greca. Nacque a Chiliomodi, un piccolo paese della Corinzia (nel Peloponneso), il villaggio di suo padre, Stavros Lelekos, mentre sua madre Eleni Prevezanou era originaria di Prevesa in Epiro. La data di nascita varia a seconda delle fonti, ma la maggior parte di esse riporta il 3 settembre 1926. Ex moglie del regista greco Alkis Papas sposato nel 1947 (del quale conservò il cognome per la sua carriera), si fece conoscere nell'ambiente internazionale con il film La città morta (1952) di Frixos Iliadis al Festival di Cannes del 1952. 
A inizio carriera fu anche modella nel 1953 per gli stilisti Vincenzo Ferdinandi e Maria Antonelli. Nel cinema lavorò con successo in Italia, ove recitò in vari film, tra cui Una di quelle (1953) di Aldo Fabrizi, Le infedeli (1953) di Steno e Mario Monicelli, Attila (1956) di Pietro Francisci. Esordì a Hollywood interpretando il ruolo di protagonista femminile nel western La legge del capestro (1956) di Robert Wise, accanto a James Cagney, cui seguì Le avventure dei tre moschettieri (1957) di Joseph Lerner. Conobbe il suo maggior successo in patria nel film Elettra (1962) di Michael Cacoyannis, che rilanciò anche la sua carriera a Hollywood e le consentì di partecipare a varie produzioni americane, come I cannoni di Navarone (1961) di J. Lee Thompson, Zorba il greco (1964) di Michael Cacoyannis, Giallo a Creta (1964) di James Neilson, La fratellanza (1968) di Martin Ritt, Anna dei mille giorni (1969) di Charles Jarrott ed altre ancora.

Le sue interpretazioni 

Hamenoi angeloi, regia di Nikos Triforos (1948) 
La città morta, regia di Frixos Iliadis (1952) 
Una di quelle, regia di Aldo Fabrizi (1953) 
Vortice, regia di Raffaello Matarazzo (1953) 
Le infedeli, regia di Steno e Mario Monicelli (1953) 
Missione ad Algeri, regia di Ray Enright ed Edoardo Anton (1953) 
Teodora, imperatrice di Bisanzio, regia di Riccardo Freda (1954) 
Attila, regia di Pietro Francisci (1954) 
La legge del capestro (Tribute to a Bad Man), regia di Robert Wise (1956) 
Le avventure dei tre moschettieri, regia di Joseph Lerner (1957) 
La spada imbattibile, regia di Hugo Fregonese (1957) 
Psit... koritsia!, regia di Alkis Papas (1959) 
I limni ton stenagmon, regia di Grigoris Grigoriou (1959) 
Bouboulina, regia di Kostas Andritsos (1959) 
I cannoni di Navarone (The Guns of Navarone), regia di J. Lee Thompson (1961) 
Antigone (Antigoni), regia di Yorgos Javellas (1961) 
Elettra (Ilektra), regia di Michael Cacoyannis (1962) 
Giallo a Creta (The Moon-Spinners), regia di James Neilson (1964) 
Zorba il greco (Alexis Zorbas), regia di Michael Cacoyannis (1964) 
Ta skalopatia, regia di Leonard Hirschfield (1966) 
Trappola per l'assassino (Roger la Honte), regia di Riccardo Freda (1966) 
A ciascuno il suo, regia di Elio Petri (1967) 
Die Zeugin aus der Hölle, regia di Zivorad 'Zika' Mitrovic (1967) 
Ecce Homo - I sopravvissuti, regia di Bruno Gaburro (1968) 
The Desperate Ones, regia di Alexander Ramati (1968) 
La fratellanza (The Brotherhood), regia di Martin Ritt (1968) 
Z - L'orgia del potere (Z), regia di Costa-Gavras (1969) 
La stirpe degli dei (A Dream of Kings), regia di Daniel Mann (1969) 
Anna dei mille giorni (Anne of the Thousand Days), regia di Charles Jarrott (1969) 
N.P. - Il segreto, regia di Silvano Agosti (1971) 
Un posto ideale per uccidere, regia di Umberto Lenzi (1971) 
Le troiane (The Troian Women), regia di Michael Cacoyannis (1971) 
Roma bene, regia di Carlo Lizzani (1971) 
El asesinato de Julio César, regia di Raúl Araiza - cortometraggio (1972) 
Non si sevizia un paperino, regia di Lucio Fulci (1972) 
Piazza pulita, regia di Luigi Vanzi (1973) 
La quinta offensiva (Sutjeska), regia di Stipe Delic (1973) 
Le farò da padre, regia di Alberto Lattuada (1974) 
Il messaggio (The Message), regia di Mustafa Akkad (1976) 
Noces de sang, regia di Souheil Ben-Barka (1976) 
Ifigenia (Ifigeneia), regia di Michael Cacoyannis (1977) 
Un'ombra nell'ombra, regia di Pier Carpi (1979) 
Cristo si è fermato a Eboli, regia di Francesco Rosi (1979) 
Linea di sangue, regia di Terence Young (1979) 
L'assistente sociale tutto pepe..., regia di Nando Cicero (1981) 
Il leone del deserto (Lion of the Desert), regia di Moustapha Akkad (1981) 
Sarâb, regia di Abdelhafidh Bouassida (1982) 
Il disertore di Giuliana Berlinguer (1983) 
Eréndira, regia di Ruy Guerra (1983) 
Melvin, Son of Alvin, regia di John Eastway (1984) 
Tutto in una notte (Into the Night), regia di John Landis (1985) 
Assisi Underground, regia di Alexander Ramati (1985) 
Sweet Country, regia di Michael Cacoyannis (1987) 
Cronaca di una morte annunciata, regia di Francesco Rosi (1987) 
Alta stagione (High Season), regia di Clare Peploe (1987) 
Island, regia di Paul Cox (1989) 
Nirvana Street Murder, regia di Aleksi Vellis (1990) 
Lettera da Parigi , regia di Ugo Fabrizio Giordani (1992) 
Pano, kato kai plagios (con il nome Eirini Pappa), regia di Michael Cacoyannis (1993) 
Party, regia di Manoel de Oliveira (1996) 
Inquietudine (Inquietude), regia di Manoel de Oliveira (1998) 
Yerma, regia di Pilar Távora (1998) 
Il mandolino del capitano Corelli (Captain Corelli's Mandolin), regia di John Madden (2001) 
Podzimní návrat, regia di Georgis Agathonikiadis (2001) 
...kai to treno paei ston ourano, regia di Yannis Ioannou (2001) 
Un film parlato (Um Filme Falado), regia di Manoel de Oliveira (2003) 
Ecuba - il film, regia di Giuliana Berlinguer e Irene Papas (2004)

7 settembre 2023

8 settembre 2022 - Muore la regina Elisabetta II
























Elisabetta II (nata Elizabeth Alexandra Mary; Londra, 21 aprile 1926 – Castello di Balmoral, 8 settembre 2022) è stata regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth dal 6 febbraio 1952 all'8 settembre 2022. 

Figlia maggiore del Duca di York, che in seguito diventò re con il nome di Giorgio VI, e di sua moglie Elisabetta, prima Duchessa di York e poi regina consorte[2], divenne erede al trono nel 1936, anno dell'abdicazione di suo zio Edoardo VIII. Dopo aver servito nella Auxiliary Territorial Service durante la seconda guerra mondiale, nel 1947 sposò il principe Filippo Mountbatten, dal quale ebbe quattro figli: Carlo III, suo successore, Anna, principessa reale, Andrea, duca di York, ed Edoardo, duca di Edimburgo.

Salì al trono come regina alla morte del padre, il 6 febbraio 1952, quando aveva venticinque anni, venendo poi incoronata il 2 giugno 1953 nell'abbazia di Westminster. Durante il suo regno, ha assistito a importanti cambiamenti tra i quali la devoluzione del potere nel Regno Unito, la vicenda del rimpatrio della costituzione canadese e la decolonizzazione in Africa con il rafforzamento del Commonwealth delle nazioni di cui è stata Capo. 

Nel complesso, circa 150 milioni di persone nel mondo sono stati sudditi di Elisabetta II, che era anche regina di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone e Tuvalu, oltre che governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, comandante in capo delle forze armate, Signora dell'Isola di Man e sovrana di Jersey e Guernsey. In quanto sovrana del Regno Unito, ha nominato quindici primi ministri; ancor più numerosi sono stati i primi ministri e i governatori degli altri Stati membri del Commonwealth. Il suo regno, durato 70 anni e 214 giorni, è stato il più lungo della storia britannica, avendo superato il 9 settembre 2015 il record precedente detenuto dalla sua trisavola Vittoria, e il secondo più duraturo della storia tra quelli storicamente accertati, dietro solo al regno del Re Sole, Luigi XIV di Francia. Tuttavia, fu la sovrana che regnò più tempo per conto proprio, dato che Anna d'Austria esercitò una reggenza di otto anni perché Luigi aveva solo quattro anni quando salì al trono, e lui visse venti anni meno rispetto a Elisabetta.

5 settembre 2022

6 settembre 2021 - Muore l'attore francese Jean Paul Belmondo

 

























Jean Paul Belmondo (Neuilly-sur-Seine, 9 aprile 1933 - Parigi, 6 settembre 2021)

E' un attore francese, d'origini italiane. È figlio dello scultore di origine italiana Paolo Belmondo, nato in Algeria (allora colonia francese), e stabilitosi in Francia, ove ottenne importanti riconoscimenti e una cattedra all'Accademia di Belle Arti.

Il giovane Jean Paul, dopo essersi diplomato al secondo tentativo presso il Conservatorio Nazionale d'Arte Drammatica, inizia il suo apprendistato di attore in teatro, per il quale ha recitato in classici come L'avaro di Molière e, successivamente, in Cyrano de Bergerac di Rostand.
L'esordio cinematografico avviene nel 1956 con il cortometraggio Molière di Norbert Tildian.
Nonostante abbia interpretato già pellicole di un certo rilievo - come A doppia mandata (1959) di Claude Chabrol e La ciociara (1960) di Vittorio De Sica - il film che lo consacra come uno dei maggiori attori francesi presso pubblico e critica è Fino all'ultimo respiro (A bout de souffle) (1960) di Jean-Luc Godard, che lo aveva già diretto e notato precedentemente nel cortometraggio Charlotte et son Jules. Dopo il successo col film di Godard, Jean-Paul viene contattato da Claude Sautet per recitare, in parte di co-protagonista, nel suo noir Asfalto che scotta (1960), molto apprezzato dalla critica. È di fatti con l'interpretazione seria e malinconica di Eric Stark nel film suddetto, che Belmondo recita per la prima volta al fianco di Lino Ventura, dando prova di notevole talento e di intensa forza recitativa.

Filmografia

Molière, regia di Norbert Tildian (1956) - Cortometraggio
A piedi... a cavallo... in automobile (À pied, à cheval et en voiture), regia di Maurice Delbez (1957)
Les copains du dimanche, regia di Henri Aisner (1958)
Fatti bella e taci (Sois belle et tais-toi), regia di Marc Allégret (1958)
Peccatori in blue jeans (Les Tricheurs), regia di Marcel Carné (1958)
Una strana domenica (Un drôle de dimanche), regia di Marc Allégret (1958)
Les trois mousquetaires, regia di Claude Barma (1959) - Film TV
Angelica ragazza jet (Ein Engel auf Erden), regia di Géza von Radványi (1959)
A doppia mandata (À double tour), regia di Claude Chabrol (1959)
Fino all'ultimo respiro (À bout de souffle), regia di Jean-Luc Godard (1960)
Asfalto che scotta (Classe tous risques), regia di Claude Sautet (1960)
Moderato cantabile - Storia di uno strano amore (Moderato cantabile), regia di Peter Brook (1960)
L'adultera (L'adultère), episodio di La francese e l'amore (La française et l'amour), regia di Henri Verneuil (1960)
Le distrazioni (Les distractions), regia di Jacques Dupont (1960)
Charlotte et son Jules, regia di Jean-Luc Godard (1960) - Cortometraggio
Lettere di una novizia, regia di Alberto Lattuada (1960)
La ciociara, regia di Vittorio De Sica (1960)
La viaccia, regia di Mauro Bolognini (1961)
La donna è donna (Une femme est une femme), regia di Jean-Luc Godard (1961)
Leon Morin, prete (Léon Morin, prêtre), regia di Jean-Pierre Melville (1961)
Lauzun episodio di Amori celebri (Amours célèbres), regia di Michel Boisrond (1961)
Quello che spara per primo (Un nommé La Rocca), regia di Jean Becker (1961)
Riviera-Story, regia di Wolfgang Becker (1961)
Cartouche, regia di Philippe de Broca (1962)
Quando torna l'inverno (Un singe en hiver), regia di Henri Verneuil (1962)
Lo spione (Le doulos), regia di Jean-Pierre Melville (1962)
I dongiovanni della Costa Azzurra, regia di Vittorio Sala (1962) - Cameo, non accreditato
Mare matto, regia di Renato Castellani (1963)
Il giorno più corto, regia di Sergio Corbucci (1963)
Buccia di banana (Peau de banane), regia di Marcel Ophüls (1963)
Lo sciacallo (L'aîné des Ferchaux), regia di Jean-Pierre Melville (1963)
Confetti al pepe (Dragées au poivre), regia di Jacques Baratier (1963)
L'uomo di Rio (L'homme de Rio), regia di Philippe de Broca (1964)
Centomila dollari al sole (Cent mille dollars au soleil), regia di Henri Verneuil (1964)
Scappamento aperto (Échappement libre), regia di Jean Becker (1964)
Caccia al maschio (La chasse à l'homme), regia di Edouard Molinaro (1964)
Weekend a Zuydcoote (Week-end à Zuydcoote), regia di Henri Verneuil (1964)
Rapina al sole (Par un beau matin d'été), regia di Jacques Deray (1965)
Il bandito delle undici (Pierrot le fou), regia di Jean-Luc Godard (1965)
L'uomo di Hong Kong (Les tribulations d'un chinois en Chine), regia di Philippe de Broca (1965)
Parigi brucia? (Paris brûle-t-il?), regia di René Clément (1966)
Un avventuriero a Tahiti (Tendre voyou), regia di Jean Becker (1966)
Il ladro di Parigi (Le voleur), regia di Louis Malle (1967)
James Bond 007 - Casino Royale (Casino Royale), regia di Val Guest, Ken Hughes, John Huston, Joseph McGrath e Robert Parrish (1967)
Criminal Face - Storia di un criminale (Ho!), regia di Robert Enrico (1968)
Un tipo che mi piace (Un homme qui me plaît), regia di Claude Lelouch (1969)
Il cervello (Le cerveau), regia di Gérard Oury (1969)
La mia droga si chiama Julie (La Sirène du Mississipi), regia di François Truffaut (1969)
Borsalino (Borsalino), regia di Jacques Deray (1970)
Gli sposi dell'anno secondo (Les mariés de l'an II), regia di Jean-Paul Rappeneau (1971)
Gli scassinatori (Le casse), regia di Henri Verneuil (1971)
Trappola per un lupo (Docteur Popaul), regia di Claude Chabrol (1972)
Il clan dei marsigliesi (La scoumoune), regia di José Giovanni (1972)
L'erede (L'héritier), regia di Philippe Labro (1973)
Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo (Le magnifique), regia di Philippe de Broca (1973)
Stavisky il grande truffatore (Stavisky...), regia di Alain Resnais (1974)
Il poliziotto della brigata criminale (Peur sur la ville), regia di Henri Verneuil (1975)
L'incorreggibile (L'incorregible), regia di Philippe de Broca (1975)
Lo sparviero (L'alpagueur), regia di Philippe Labro (1976)
Il cadavere del mio nemico (Le corps de mon ennemi), regia di Henri Verneuil (1976)
L'animale (L'animal), regia di Claude Zidi (1977)
Poliziotto o canaglia (Flic ou voyou), regia di Georges Lautner (1979)
Il piccione di piazza San Marco (Le guignolo), regia di Georges Lautner (1980)
Joss il professionista (Le professionnel), regia di Georges Lautner (1981)
L'asso degli assi (L'as des as), regia di Gérard Oury (1982)
Professione: poliziotto (Le marginal), regia di Jacques Deray (1983)
L'oro dei legionari (Les morfalous), regia di Henri Verneuil (1984)
Irresistibile bugiardo, regia di Georges Lautner (1984)
Hold-Up, regia di Alexandre Arcady (1985)
Tenero e violento (Le solitaire), regia di Jacques Deray (1987)
Kean, film TV, regia di Pierre Badel (1988)
Una vita non basta (Itinéraire d'un enfant gâté), regia di Claude Lelouch (1988)
L'inconnu dans la maison, regia di Georges Lautner (1992)
Les cent et une nuits de Simon Cinéma, regia di Agnès Varda (1995)
I miserabili (Les misérables), regia di Claude Lelouch (1995)
Désiré, regia di Bernard Murat (1996)
La puce à l'oreille, film TV, regia di Yves Di Tullio (1997)
Uno dei due (1 chance sur 2), regia di Patrice Leconte (1998)
Peut-être, regia di Cédric Klapisch (1999)
Actors (Les acteurs), regia di Bertrand Blier (2000)
Amazone, regia di Philippe de Broca (2000)
L'aîné des Ferchaux, film TV, regia di Bernard Stora (2001)
Un homme et son chien, regia di Francis Huster (2008)

22 settembre 2021

23 settembre 2020 - Muore l'attrice-cantante francese Juliette Gréco

 



















Juliette Gréco (Montpellier, 7 febbraio 1927 – Ramatuelle, 23 settembre 2020) 

è stata una cantante e attrice francese

Juliette Gréco nacque a Montpellier, nel dipartimento dell'Hérault (nell'Occitania francese), da padre corso, Gérard Gréco, e da madre francese originaria di Bordeaux, Juliette Lafeychine; a seguito del divorzio dei genitori, venne cresciuta dai nonni materni. 
Come afferma la biografia riportata nel suo sito ufficiale, ad appena sedici anni fu coinvolta nella Resistenza e, prima della conclusione della seconda guerra mondiale, venne arrestata dalla Gestapo e rischiò di essere deportata dalle truppe naziste; si salvò per la sua giovane età, ma finì internata nella prigione di Fresnes. 
Nel 1946 si trasferì nel quartiere di Saint-Germain-des-Prés a Parigi, dopo che la madre aveva lasciato il paese per l'Indocina assieme alla marina francese. La Gréco divenne così un'accanita bohemienne e venne considerata una musa degli esistenzialisti francesi dell'epoca. 
Debuttò, ancora molto giovane, esibendosi come cantante nei caffè parigini di Saint-Germain-des-Prés. Il repertorio delle canzoni di Juliette Gréco è incentrato su versi scritti da autori famosi, come Raymond Queneau (Si tu t'imagines), Jean-Paul Sartre – amico personale della cantante - (La Rue des Blancs-Manteaux), Jacques Prévert (Les feuilles mortes), testi poi messi in musica. Attrice di rilievo, seppe distinguersi per interpretazioni notevoli anche presso il pubblico italiano, con il famoso sceneggiato televisivo Belfagor, trasmesso dalla Rai negli anni sessanta. La passione per la saga di Belfagor l'ha accompagnata per tutta la vita, spingendola nel 2001 ad apparire in un breve cameo in Belfagor - Il fantasma del Louvre. Si sposò tre volte: con l'attore Philippe Lemaire (1953-1956), da cui ebbe una figlia, Laurence-Marie Lemaire, nata nel 1954, con l'attore Michel Piccoli (1966-1977) e col pianista Gérard Jouannest (dal 1988 al 2018, anno in cui rimase vedova). Juliette Gréco è morta il 23 settembre 2020, all'età di 93 anni, nella sua casa di Ramatuelle, in Provenza. 

Discografia 

1950 - Si tu t'imagines, testi di Raymond Queneau e musiche di Joseph Kosma 
1950 - La Fourmi, testi di Robert Desnos e musiche di Joseph Kosma 
1951 - Je suis comme je suis, testi di Jacques Prévert e musiche di Joseph Kosma 
1951 - Les Feuilles mortes, testi e musiche di Joseph Kosma per il film Les portes de la nuit di Marcel Carné 
1951 - Sous le ciel de Paris, testi di Jean Dréjac e musiche di Hubert Giraud per il film Sous le ciel de Paris di Julien Duvivier 
1951 - Je hais les dimanches, testi di Charles Aznavour e musiche di Florence Véran 
1953 - La Fiancée du pirate, estratto da The Threepenny Opera, adattamento francese di André Mauprey dai testi di Bertolt Brecht, e musiche di Kurt Weill 
1954 - Coin de rue, testi e musiche di Charles Trenet 
1955 - Chanson pour l'Auvergnat, testi e musiche di Georges Brassens 
1960 - Il n'y a plus d'après, testi e musiche di Guy Béart 1961 - Jolie Môme, testi e musiche di Léo Ferré 
1961 - C'était bien (Le P'tit bal perdu), testi di Robert Nyel e musiche di Gaby Verlor 
1962 - Accordéon, testi e musiche di Serge Gainsbourg 
1962 - Paris canaille, testi e musiche di Léo Ferré 1963 - La Javanaise, testi e musiche di Serge Gainsbourg 
1966 - Un petit poisson, testi di Jean-Max Rivière e musiche di Gérard Bourgeois 
1967 - Déshabillez-moi, testi di Robert Nyel e musiche di Gaby Verlor 
1970 - Les Pingouins, testi e musiche di Frédéric Botton 
1971 - La Chanson des vieux amants, testi di Jacques Brel e musiche di Gérard Jouannest 
1971 - J'arrive, testi di Jacques Brel e musiche di Gérard Jouannest 
1972 - Mon fils chante, testi di Maurice Fanon e musiche di Gérard Jouannest 
1977 - Non monsieur je n'ai pas vingt ans, testi di Henri Gougaud e musiche di Gérard Jouannest 
1983 - Le temps des cerises, testi di Jean-Baptiste Clément e musiche di Antoine Renard 
1988 - Ne me quitte pas, testi e musiche di Jacques Brel 
2003 - L'Éternel féminin 
2009 - Je me Souviens De Tout 
2011 - Ça se Traverse et C'est Beau 
2013 - Gréco chante Brel 
2015 - Merci 

Cinema 

Aller et retour, regia di Alexandre Astruc (1948) 
Nel regno dei cieli (Au royaume des cieux), regia di Julien Duvivier (1949) 
Orfeo (Orphée), regia di Jean Cocteau (1950) 
...e mi lasciò senza indirizzo... (...Sans laisser d'adresse), regia di Jean-Paul Le Chanois (1951) 
Il guanto verde (The Green Glove), regia di Rudolph Maté (1952) 
Labbra proibite (Quand tu liras cette lettre), regia di Jean-Pierre Melville (1953) 
Saluti e baci, regia di Maurice Labro e Giorgio Simonelli (1953) 
La castellana del Libano (La châtelaine du Liban), regia di Richard Pottier (1956) 
Eliana e gli uomini (Elena et les hommes), regia di Jean Renoir (1956) 
Creature del male (L'Homme et l'enfant), regia di Raoul André (1956) 
Il sole sorgerà ancora (The Sun Also Rises), regia di Henry King (1957) 
Terra nuda (The Naked Earth), regia di Vincent Sherman (1958) 
Le radici del cielo (The Roots of Heaven), regia di John Huston (1958) 
Whirlpool, regia di Lewis Allen (1959) 
Dramma nello specchio (Crack in the Mirror), regia di Richard Fleischer (1960) 
Il grosso rischio (The Big Gamble), regia di Richard Fleischer e Elmo Williams (1961) 
Il sepolcro d'acqua (Maléfices), regia di Henri Decoin (1962) 
L'amour à la mer, regia di Guy Gilles (1963) 
Sciarada alla francese (Cherchez l'idole), regia di Michel Boisrond (1964) 
La capanna dello zio Tom (Onkel Toms Hütte), regia di Géza von Radványi (1965) 
Cento dollari d'odio, regia di Géza von Radványi (1965) 
La notte dei generali (The Night of the Generals), regia di Anatole Litvak (1967) 
Le Far-West, regia di Jacques Brel (1973) 
Lily, aime-moi, regia di Maurice Dugowson (1975) 
Belfagor - Il fantasma del Louvre (Belphégor - Le fantôme du Louvre), regia di Jean-Paul Salomé (2001) 
Everyman's Feast, regia di Fritz Lehner (2002)

 

22 settembre 2020

23 settembre 1949 - Nasce il cantautore statunitense Bruce Springsteen

















Bruce Frederick Joseph Springsteen (Long Branch, 23 settembre 1949) è un cantautore e chitarrista statunitense. «The Boss», come è sempre stato soprannominato, è uno degli artisti più conosciuti e rappresentativi nell'ambito della musica rock. 
Accompagnato per gran parte della sua carriera dalla E Street Band, è divenuto famoso soprattutto per le sue coinvolgenti e lunghissime esibizioni dal vivo, raggiungendo il culmine della popolarità fra la seconda metà degli anni settanta e il decennio successivo. Fra i suoi album di maggior successo si annoverano Born to Run, Darkness on the Edge of Town, The River e Born in the U.S.A., lavori emblematici della sua poetica volta a raccontare – con l'immediatezza della musica rock – la quotidianità degli "ultimi" d'America, nel solco della tradizione dei cosiddetti «storyteller», offrendo uno spaccato della grandezza e delle contraddizioni della società statunitense;con il disco The Rising è intervenuto anche sulla tragedia degli attentati dell'11 settembre 2001. 
Springsteen è noto inoltre per il suo sostegno a numerose iniziative di carattere sociale e per il suo impegno a favore dello sviluppo del suo Stato d'origine, il New Jersey. Negli anni duemila ha partecipato attivamente al dibattito politico negli Stati Uniti, appoggiando le campagne presidenziali di John Kerry e di Barack Obama. In più di quarant'anni di carriera ha venduto 65 milioni di dischi nel suo paese e, secondo alcune stime, circa 120 milioni nel mondo. Il suo lavoro gli ha fruttato parecchi riconoscimenti, tra cui venti Grammy, un Oscar, un Tony Award e il Kennedy Center Honor, che gli è stato attribuito per il suo contributo alla diffusione della cultura degli Stati Uniti nel mondo; è stato inoltre insignito della medaglia presidenziale della libertà, massima onorificenza civile statunitense.

Album in studio 

1973 – Greetings from Asbury Park, N.J. 
1973 – The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle 
1975 – Born to Run 1978 – Darkness on the Edge of Town 
1980 – The River, doppio 1982 – Nebraska 
1984 – Born in the U.S.A. 
1987 – Tunnel of Love 
1992 – Human Touch 
1992 – Lucky Town 
1995 – The Ghost of Tom Joad 
2002 – The Rising 
2005 – Devils & Dust 
2006 – We Shall Overcome: The Seeger Sessions 
2007 – Magic 
2009 – Working on a Dream 
2012 – Wrecking Ball 
2014 – High Hopes 
2019 – Western Stars
2020 – Letter to You&nbsp
2022 – Only the Strong Survive

Album dal vivo 

1986 – Live/1975-85, quintuplo 
1993 – In Concert MTV Plugged 
2001 – Live in New York City, doppio 
2006 – Hammersmith Odeon London '75, doppio 
2007 – Bruce Springsteen with the Sessions Band: Live in Dublin, doppio 
2018 – Springsteen on Broadway, doppio 
2021 – The Legendary 1979 No Nukes Concerts, doppio 

 

1 settembre 2019

2 settembre 2008 - Google lancia il browser Chrome

















Google Chrome (detto anche semplicemente Chrome) è un browser web sviluppato da Google, basato sul motore di rendering Blink (a partire dalla versione 28, precedentemente sfruttava WebKit).Basato sul browser Chromium, Chrome, nel corso degli anni, è cresciuto a tal punto da diventare il browser più usato al mondo nell'aprile 2016 con una percentuale del 41,81% secondo il sito Netmarketshare.

Google ha messo a punto anche una nuova iniziativa: Chrome Experiments, con lo scopo di testare la funzionalità del proprio browser.

Google Chrome venne annunciato il 1º settembre 2008 con un fumetto di Scott McCloud distribuito sotto licenza Creative Commons.L'annuncio è stato poi ripreso dal blog ufficiale di Google.La prima distribuzione del browser, di tipo beta, era disponibile inizialmente solo per la piattaforma Windows e iniziato il 2 settembre del 2008, disponibile in 43 lingue.

Nel dicembre 2009 venne aggiunta anche la versione beta per Linux e macOS. La versione 5.0, lanciata il 25 maggio 2010, fu la prima a supportare tutte e tre le piattaforme.

A fine giugno 2015, Google Chrome era già usato a livello mondiale dal 64,8% degli utenti.Ciò lo rende il navigatore più popolare e usato della rete, superando Mozilla Firefox (secondo posto col 21,3%), che dal 2009 fino a inizio 2012 era il browser più diffuso, e anche Internet Explorer (terzo posto col 7,1%),che ha avuto il primato fino a fine 2008.

24 settembre 2018

25 settembre 1968 - Nasce l'attore statunitense Will Smith















Willard Carroll "Will" Smith, Jr. (Filadelfia, 25 settembre 1968) è un attore, rapper e produttore cinematografico statunitense.

Nell'aprile del 2007 la rivista Newsweek lo ha definito "il più potente attore di Hollywood". Smith ha ricevuto cinque nomination ai Golden Globe e due al Premio Oscar; ha inoltre vinto quattro Grammy Award.

Ha raggiunto fama mondiale negli anni novanta dopo aver recitato nella serie televisiva Willy, il principe di Bel-Air (1990-1996) e in numerosi film tra cui Bad Boys (1995), Independence Day (1996) e nella saga di Men in Black (1997, 2002 e 2012). Ha ricevuto due nomination all'Oscar per il miglior attore per la sua interpretazione del pugile Muhammad Ali in Alì (2001) e per il ruolo di Chris Gardner ne La ricerca della felicità (2006). Nel 2016 interpreta Deadshot nel film del DC Extended Universe Suicide Squad.

È il secondo di quattro figli di Caroline Bright e Willard Carroll Smith, Sr. È cresciuto nella middle class di West Filadelfia, nel quartiere di Germantown. I suoi genitori si sono separati quando lui aveva 13 anni.[senza fonte] Affacciandosi sulla scena musicale, conobbe a un party Jeff Townes, con il quale iniziò la sua collaborazione artistica; presero il nome di DJ Jazzy Jeff & the Fresh Prince. Quando il duo riuscì a guadagnare popolarità, Smith spese molto denaro comprando una casa, macchine e gioielli.

Stava cercando nuove strade quando, nel 1989, incontrò Benny Medina, che aveva un'idea originale su una sit-com basata sulla sua vita a Bel Air. Smith amò subito l'idea, e ci credette pure la NBC, che iniziò la produzione di Willy, il principe di Bel-Air (The Fresh Prince of Bel-Air). La trama era semplice: Will interpretava fondamentalmente se stesso, un ragazzo di strada di Filadelfia trapiantato a Bel Air. La serie ebbe un successo clamoroso, negli Stati Uniti e all'estero, e andò avanti per ben sei anni.

Durante questo periodo prese parte a un film, grazie al quale la critica cinematografica ebbe occasione di notarlo: 6 gradi di separazione (1993). Il 4 giugno del 1994 conduce la terza edizione degli MTV Movie Awards. Grazie anche al successo raggiunto dal film d'azione Bad Boys (1995), la carriera cinematografica di Will prendeva ormai il sopravvento su quella televisiva e su quella musicale. Ebbe una grossa spinta grazie al blockbuster Independence Day (1996), dove impersonava il capitano dei Marines Steven Hiller e aveva il compito di combattere gli alieni. In seguito film come Men in Black (sempre sul tema degli extraterrestri) e Nemico pubblico contribuirono a incrementarne la popolarità a livello internazionale.

La definitiva consacrazione alla carriera d'attore arrivò con l'interpretazione di Muhammad Ali nel film Alì del 2001, che gli valse una candidatura agli Oscar come miglior attore protagonista. Più tardi vennero prodotti i sequel Bad Boys II e Men in Black II nei quali, nonostante fosse in coppia con altri attori (rispettivamente Martin Lawrence e Tommy Lee Jones), Will recitò un ruolo più da protagonista unico: era un evidente segno dell'attenzione che gli veniva riservata dal mondo cinematografico. Nel 2004 comparve come protagonista nel film Io, robot. Dopo tutti questi successi Will Smith fondò una propria compagnia di produzione cinematografica, la Overbrook Entertainment, attraverso la quale realizzò i film Hitch - Lui sì che capisce le donne e La ricerca della felicità. Grazie alla sua performance in quest'ultimo film, diretto dal regista italiano Gabriele Muccino, Will ricevette la seconda nomination all'Oscar come miglior attore protagonista.

Nel 2007 la prestigiosa rivista statunitense Newsweek lo incorona come uno degli attori più potenti al mondo, grazie al suo successo ai botteghini e alla sua capacità di interpretare ogni genere di ruolo e di sfondare all'estero, oltre che in patria. Al 2007 i suoi film hanno incassato oltre 4,4 miliardi di dollari.Malgrado questo nel 1999 gli è stato attribuito il Razzie Awards come membro della peggior coppia cinematografica con Kevin Kline per Wild Wild West, e il Razzie Awards alla peggior canzone originale per il singolo Wild Wild West.

Alla fine del 2007 negli USA esce ai botteghini Io sono leggenda diretto da Francis Lawrence, tratto dal romanzo omonimo di Richard Matheson (in Italia è uscito la prima settimana del 2008). A settembre 2008 arriva un altro successo col film Hancock. Nel gennaio 2009 viene distribuito nella sale italiane il film Sette anime dove Smith è nuovamente diretto da Gabriele Muccino. Nel 2012 riprende il ruolo dell'Agente J nel film Men in Black 3. Nel 2013 nelle sale italiane viene distribuito il film After Earth, in cui Smith recita insieme al figlio Jaden Smith. Nel 2015 è protagonista del film Focus - Niente è come sembra, nella promozione del quale è ospite - insieme all'attrice Margot Robbie - durante l'ultima serata del Festival di Sanremo. Nel 2016 interpreta il protagonista villain Deadshot nel film Suicide Squad del DC Extended Universe.

Nel 2017 figura nelle vesti di protagonista nel film Collateral Beauty.Nel mese di maggio farà parte della giuria della 70ª edizione del Festival di Cannes, presieduta dal regista spagnolo Pedro Almodóvar.

Le sue interpretazioni

I dannati di Hollywood (Where the Day Takes You), regia di Marc Rocco (1992)
Made in America, regia di Richard Benjamin (1993)
6 gradi di separazione (Six Degrees of Separation), regia di Fred Schepisi (1993)
Bad Boys, regia di Michael Bay (1995)
Independence Day, regia di Roland Emmerich (1996)
Men in Black, regia di Barry Sonnenfeld (1997)
Nemico pubblico (Enemy of the State), regia di Tony Scott (1998)
Wild Wild West, regia di Barry Sonnenfeld (1999)
La leggenda di Bagger Vance (Bagger Vance), regia di Robert Redford (2000)
Alì, regia di Michael Mann (2001)
Men in Black II, regia di Barry Sonnenfeld (2002)
Bad Boys II, regia di Michael Bay (2003)
Io, Robot (I, Robot), regia di Alex Proyas (2004)
Shark Tale, regia di Bibo Bergeron e Vicky Jenson (2004) - voce
Jersey Girl, regia di Kevin Smith (2004) - cameo
Hitch - Lui sì che capisce le donne (Hitch), regia di Andy Tennant (2005)
La ricerca della felicità (The Pursuit of Happyness), regia di Gabriele Muccino (2006)
Io sono leggenda (I Am Legend), regia di Francis Lawrence (2007)
Hancock, regia di Peter Berg (2008)
Sette anime (Seven Pounds), regia di Gabriele Muccino (2008)
Men in Black 3, regia di Barry Sonnenfeld (2012)
After Earth, regia di M. Night Shyamalan (2013)
Anchorman 2 - Fotti la notizia (Anchorman 2: The Legend Continues), regia di Adam McKay (2013) - cameo
Storia d'inverno (Winter's Tale), regia di Akiva Goldsman (2014) - cameo
Focus - Niente è come sembra (Focus), regia di Glenn Ficarra e John Requa (2015)
Zona d'ombra (Concussion), regia di Peter Landesman (2015)
Suicide Squad, regia di David Ayer (2016)
Collateral Beauty, regia di David Frankel (2016)
Bright, regia di David Ayer (2017)
Aladdin, regia di Guy Ritchie (2019)
Gemini Man, regia di Ang Lee (2019)
Bad Boys for Life, regia di Adil El Arbi e Bilall Fallah (2020)
Una famiglia vincente - King Richard (King Richard), regia di Reinaldo Marcus Green (2021)
Emancipation - Oltre la libertà (Emancipation), regia di Antoine Fuqua (2022)


20 settembre 2018

21 settembre 2017 - Muore l'imprenditrice francese Liliane Bettencourt

















Liliane Bettencourt (Parigi, 21 ottobre 1922 – Parigi, 21 settembre 2017) è stata un'imprenditrice francese.

È stata la persona più ricca di Francia, la donna più ricca del mondo, la seconda più ricca d'Europa e la decima persona più ricca del mondo (considerando il patrimonio della famiglia), è stata inoltre la seconda donna più potente del mondo dopo Alice Walton e una delle più influenti.

Nel 2015 la rivista Forbes ha stimato il patrimonio della sua famiglia in 40,1 miliardi di dollari.

Liliane era l'unica figlia di Eugène Schueller, il fondatore della multinazionale della cosmesi L'Oréal, una delle più grandi aziende del mondo nel settore dei prodotti di bellezza. A soli 5 anni (nel 1927) perse la madre.

Nel 1950 si sposò con il politico francese André Bettencourt e stabilì la sua residenza a Neuilly-sur-Seine, in Francia. La coppia ha avuto una figlia, Françoise, che ha sposato Jean-Pierre Meyers. Françoise Bettencourt Meyers è membro dello staff dirigenziale dell'azienda di famiglia.

Nel 1957, Liliane Bettencourt ereditò dal padre la L'Oréal. È stata la principale azionista dell'azienda sino alla sua morte, avvenuta a 94 anni, il 21 settembre 2017.

18 settembre 2018

19 settembre 2017 - Muore il pugile statunitense Jack LaMotta














Giacobbe "Jake" LaMotta, detto Il Toro del Bronx e Toro scatenato (New York, 10 luglio 1921 – Aventura, 19 settembre 2017), è stato un pugile statunitense, campione mondiale dei pesi medi.

Di origine italiana (il padre era nato a Messina), è stato un personaggio assai discusso, sia fuori che dentro il ring, la cui vita movimentata ha ispirato il film Toro scatenato (1980), diretto da Martin Scorsese e interpretato da Robert De Niro.

LaMotta vinse il titolo mondiale il 16 giugno 1949 a Detroit, contro il francese Marcel Cerdan, che era il campione in carica. Cerdan, reputato da molti esperti il miglior pugile nella storia del pugilato francese, si slogò il braccio durante il primo round, resistendo per altri nove fino ad abbandonare prima dell'inizio del decimo; nonostante ciò, la vittoria di LaMotta fu assegnata per KO poiché Cerdan si era ritirato dopo il suono della campana di inizio round. Fu organizzato un secondo incontro (previsto per il 2 dicembre), che però non si tenne dal momento che durante un viaggio, verso la fine dell'ottobre dello stesso anno, l'aereo su cui Cerdan stava viaggiando, un Lockheed Constellation della Air France precipitò alle Azzorre, non lasciando alcun superstite tra i 48 passeggeri.

Difese due volte il titolo, prima contro Tiberio Mitri e in seguito con Laurent Dauthuille, battendoli entrambi. Il 14 febbraio 1951 si tenne l'attesissimo sesto incontro tra il Toro del Bronx e Sugar Ray Robinson (il pugile di colore aveva prevalso su quattro dei cinque precedenti), con in palio il titolo mondiale. L'incontro passò alla storia del pugilato come "il massacro di San Valentino": Robinson vinse per K.O. tecnico al tredicesimo round, quando l'incontro fu interrotto con LaMotta, sfinito, abbandonato sulle corde.

15 settembre 2018

16 settembre 1952 - Nasce l'attore statunitense Mickey Rourke






















Mickey Rourke, nome d'arte di Philip André Rourke Jr. (Schenectady, 16 settembre 1952)

E' un attore, sceneggiatore ed ex pugile statunitense.

Ha praticato il pugilato durante la sua giovinezza ed ha vissuto una breve esperienza da pugile professionista negli anni novanta. Interprete dotato di un grande fascino e di una potente vena drammatica, Rourke è noto principalmente per la partecipazione a film famosi come Rusty il selvaggio del 1983, 9 settimane e ½ del 1986, Angel Heart - Ascensore per l'inferno del 1987,Una preghiera per morire , Francesco del 1989 e a film di grande successo commerciale come Iron Man 2 , Immortals e The Wrestler ,film per cui ha ricevuto una nomination al Premio Oscar e vinto un Premio Golden Globe e un Indipendent Spirit Award . Nonostante abbia avuto una vita turbolenta al di fuori dello schermo, è riuscito a scolpirsi un personaggio di nicchia negli ultimi decenni, fondato principalmente sul ruolo dell'antieroe emarginato, dal carattere ruvido e solitario.

Rourke nasce il 16 settembre 1952 a Schenectady (New York) da una famiglia di religione cattolica e di origini irlandesi e francesi; Rourke cresce nei sobborghi di Miami, nel quartiere prevalentemente afro-americano di Liberty City. Ha una sorella più giovane, Patty, un fratellastro, Joey, e 6 fratelli acquisiti, come risultato del divorzio dei suoi genitori e del nuovo matrimonio di sua madre.
Frequenta la Miami Beach Senior High School, ma di questi anni si sa poco. Due cose certe sono la sua passione per la sigaretta già dall'età di 16 anni e la sua assidua frequentazione della famosa palestra per pugili della Quinta Strada di Miami Beach. Qui Rourke viene visto come uno degli atleti più precoci e promettenti, addirittura poi chiamato come sparring partner di Luis El Feo Rodríguez, l'allora campione del mondo dei pesi welter. Sappiamo anche il tabellino finale della sua attività dilettantistica che parla di 20 incontri vinti (17 KO) e 4 incontri persi. Problemi per delle ferite serie rimediate dallo sparring match in poi lo forzano a smettere col pugilato per un anno, ma Rourke decide di abbandonare per sempre. Sarà la scelta più deprimente della sua vita che lo porterà alla recitazione con un piccolo ruolo in uno spettacolo teatrale d'un amico di università, Deathwatch. Innamoratosi della recitazione, si trasferisce di punto in bianco a New York con dei soldi prestati dalla sorella e grazie all'aiuto di un'insegnante privata di recitazione riesce ad entrare nel prestigiosissimo Lee Strasberg Theatre and Film Institute, dove studia la recitazione metodica assieme all'ormai famoso Al Pacino, con gli stessi professori che formarono attori del calibro di Robert De Niro e Christopher Walken.

Le sue interpretazioni

1941 - Allarme a Hollywood (1941), di Steven Spielberg (1979)
Dissolvenza in nero, di Vernon Zimmermann (1980)
I cancelli del cielo (Heaven's Gate), di Michael Cimino (1980)
Brivido caldo (Body Heat), di Lawrence Kasdan (1981)
A cena con gli amici (Diner), di Barry Levinson (1982)
Rusty il selvaggio (Rumble Fish), di Francis Ford Coppola (1983)
Il Papa del Greenwich Village (The Pope of Greenwich Village), di Stuart Rosenberg (1984)
Eureka, di Nicolas Roeg (1984)
L'anno del dragone (Year of the Dragon), di Michael Cimino (1985)
9 settimane e ½ (9½ Weeks), di Adrian Lyne (1986)
Angel Heart - Ascensore per l'inferno (Angel Heart), di Alan Parker (1987)
Una preghiera per morire (A Prayer for the Dying), di Mike Hodges (1987)
Barfly - Moscone da bar (Barfly), di Barbet Schroeder (1987)
Homeboy, di Michael Seresin (1988)
Johnny il bello (Johnny Handsome), di Walter Hill (1989)
Francesco, di Liliana Cavani (1989)
Orchidea selvaggia (Wild Orchid), di Zalman King (1989)
Ore disperate (Desperate Hours), di Michael Cimino (1990)
Harley Davidson & Marlboro Man (Harley Davidson and the Marlboro Man), di Simon Wincer (1991)
White Sands - Tracce nella sabbia (White Sands), di Roger Donaldson (1992)
F.T.W. - Fuck The World (F.T.W.), di Michael Karbelnikoff (1994)
Fall Time, di Paul Warner (1995)
Uscita di sicurezza (Exit in Red), di Yurek Bogayevicz (1996)
Bullet, di Julien Temple (1996)
Double Team - Gioco di squadra (Double Team), di Hark Tsui (1997)
9 settimane e ½ - La conclusione (Love in Paris), di Anne Goursaud (1997)
L'uomo della pioggia (The Rainmaker), di Francis Ford Coppola (1997)
A costo della vita (Point Blank), di Matt Earl Beesley (1998)
Buffalo '66, di Vincent Gallo (1998)
Thursday - Giovedì (Thursday), di Skip Woods (1998)
Shergar, di Dennis C. Lewiston (1999)
Out in Fifty, di Bojesse Christopher (1999)
Cousin Joey, di Sante D'Orazio (1999)
Shades, di Erik Van Looy (1999)
Animal Factory, di Steve Buscemi (2000)
La vendetta di Carter (Get Carter), di Stephen Kay (2000)
Invasion (They Crawl), di John Allardice (2001)
La promessa (The Pledge), di Sean Penn (2001)
Sola nella trappola (Picture Claire), di Bruce McDonald (2001)
Spun, di Jonas Åkerlund (2002)
Masked and Anonymous, di Larry Charles (2003)
C'era una volta in Messico (Once Upon a Time in Mexico), di Robert Rodríguez (2003)
Man on Fire - Il fuoco della vendetta (Man on Fire), di Tony Scott (2004)
Domino, di Tony Scott (2005)
Sin City, di Frank Miller e Robert Rodríguez (2005)
Alex Rider: Stormbreaker (Stormbreaker), di Geoffrey Sax (2006)
The Wrestler, di Darren Aronofsky (2008)
Killshot, di John Madden (2009)
The Informers - Vite oltre il limite (The Informers), di Gregor Jordan (2009)
13 - Se perdi... muori (13), di Géla Babluani (2010)
Iron Man 2, di Jon Favreau (2010)
Passion Play, di Mitch Glazer (2010)
I mercenari - The Expendables, di Sylvester Stallone (2010)
Inferno: The Making of 'The Expendables', regia di John Herzfeld (2010) - Documentario
Immortals, regia di Tarsem Singh (2011)
Black Gold, regia di Jeta Amanta (2011)
Dead in Tombstone, regia di Roel Reine (2012)
Generation Iron, regia di Vlad Yudin (2013) - Documentario - Voce narrante
Sin City - Una donna per cui uccidere (Sin City: A Dame to Kill For), regia di Robert Rodríguez e Frank Miller (2014)
Skin Traffik, regia di Ara Paiaya (2015)
Ashby - Una spia per amico (Ashby), regia di Tony McNamara (2015)
War Pigs, regia di Ryan Little (2015)
I combattenti - Blunt Force Trauma (Blunt Force Trauma), regia di Ken Sanzel (2015)
Weaponized, regia di Timothy Woodward Jr. (2016)
Nightmare Cinema, regia di Alejandro Brugués e Ryûhei Kitamura (2018)
Tiger, regia di Alister Grierson (2018)
Berlin, I Love You, regia di Dianna Agron e Peter Chelsom (2019)
Adverse Kaden Brian Metcal (2020)
The Legion Corbulo Jose Magan (2020)
WarHunt, regia di Mauro Borrelli (2021) 
The Commando, regia di Asif Akbar (2022) 
The Palace, regia di Roman Polański (2023)

14 settembre 2018

15 settembre 1946 - Nasce il regista statunitense Oliver Stone















William Oliver Stone (New York, 15 settembre 1946) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e attore statunitense.

Ha diretto oltre venti pellicole, tra le più note Platoon, Wall Street, Nato il quattro luglio, JFK - Un caso ancora aperto e Gli intrighi del potere.

Ha vinto per 2 volte l'Oscar al miglior regista per Platoon e Nato il quattro luglio e una volta l'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per Fuga di mezzanotte. Ha inoltre vinto 4 Golden Globe, l'Orso d'argento per il miglior regista al Festival internazionale del cinema di Berlino, il Leone d'argento - Gran premio della giuria alla Mostra internazionale d'arte cinematografica, 2 Directors Guild of America Award, un Premio BAFTA e 2 Independent Spirit Awards.

Stone nasce a New York il 15 settembre del 1946, figlio di Louis Stone (nato Louis Silverstein), un agente di cambio statunitense di origini e di fede ebraica non devota, e di Jacqueline Goddet, una casalinga francese di religione cattolica ma non praticante. I suoi genitori si erano conosciuti durante la seconda guerra mondiale, quando il padre stava combattendo in Francia al fianco delle truppe alleate. Stone fu educato dalla Chiesa episcopale americana e aveva studiato alla New York Trinity School, prima che i suoi genitori lo rimandassero al The Hill School di Pottstown, in Pennsylvania.

Nel 1962 i suoi genitori divorziarono mentre Stone era a scuola, evento che ha segnato profondamente la vita del futuro regista dato che è figlio unico. Dopo il diploma nel 1964, Stone ha svolto vari lavori, tra i quali quelli di insegnante di una scuola cattolica in Vietnam e marinaio mercantile.

Le sue pellicole

Last Year in Viet Nam (1971) - cortometraggio
Seizure (1974)
Mad Man of Martinique (1979) - cortometraggio
La mano (The Hand) (1981)
Salvador (1986)
Platoon (1986)
Wall Street (1987)
Talk Radio (1988)
Nato il quattro luglio (Born on the Fourth of July) (1989)
The Doors (1991)
JFK - Un caso ancora aperto (JFK) (1991)
Tra cielo e terra (Heaven & Earth) (1993)
Assassini nati - Natural Born Killers (Natural Born Killers) (1994)
Gli intrighi del potere (Nixon) (1995)
U Turn - Inversione di marcia (U Turn) (1997)
Ogni maledetta domenica (Any Given Sunday) (1999)
Alexander (2004)
World Trade Center (2006)
W. (2008)
Wall Street - Il denaro non dorme mai (2010)
Le belve (Savages) (2012)
Snowden (2016)

7 settembre 2017

8 settembre 2009 - Muore il conduttore televisivo Mike Bongiorno




Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, noto come Mike Bongiorno (New York, 26 maggio 1924 – Monte Carlo, 8 settembre 2009)

E' stato un conduttore televisivo, conduttore radiofonico e partigiano statunitense naturalizzato italiano, considerato tra i padri fondatori della televisione in Italia insieme a Corrado e Raimondo Vianello.

Soprannominato il re dei quiz per aver condotto numerosi giochi a premi che hanno fatto la storia della televisione italiana tra cui Lascia o raddoppia?, Rischiatutto e Flash per la Rai, Superflash e La ruota della fortuna per l'emittenza privata, vanta anche la carriera televisiva più lunga al mondo.

Italoamericano, figlio della torinese Enrica Carello (15 giugno 1894 – 15 ottobre 1991) e di Philip Bongiorno (11 marzo 1890 – 1º giugno 1971). Il nonno paterno, Michelangelo Bongiorno, era emigrato di Mezzojuso in Sicilia, dove aveva una bottega. Suo padre fu un noto avvocato che intraprese anche una positiva carriera politica arrivando a diventare presidente della potente associazione Sons of Italy in America, ordine dei figli d'Italia in America, e a candidarsi a sindaco di New York avendo come avversari Fiorello La Guardia e Generoso Pope. La madre, ultima di dodici figli, apparteneva alla borghesia torinese, in quanto la sua famiglia era proprietaria di una fabbrica produttrice di fanali per auto, fondata nel 1876. Quando era ancora un bambino Mickey - come era chiamato allora - a seguito della separazione dei genitori e della crisi del 1929, tornò in Italia a Torino con la madre, andando a vivere a casa degli zii Giuseppina Carello, sorella della madre, e Nicolò Oneto di San Lorenzo - generale di origini nobiliari amatissimo da Mike, che in onore dello zio acquisito chiamerà Nicolò il suo secondogenito. A Torino frequentò le scuole elementari, il ginnasio e il liceo classico D'Azeglio e divenne un grande tifoso della Juventus.

Fin da giovane esternò la sua personalità estroversa e la volontà di diventare giornalista, e dato che era un grande appassionato di sport cominciò presto a lavorare per le pagine sportive de La Stampa come «galoppino». Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'invasione tedesca dell'Italia, fu costretto ad abbandonare gli studi (aveva conseguito la maturità soltanto nella seconda sessione, l'8 ottobre 1943, in quanto nella prima era risultato insufficiente in matematica e fisica) per rifugiarsi sulle Alpi. Decise così di entrare a far parte dei gruppi partigiani e, grazie alla sua conoscenza dell'inglese, fu impiegato in un'importante e pericolosa "staffetta", in cui doveva attraversare nel periodo invernale i contrafforti alpini innevati per portare in Svizzera, per conto della Resistenza, dei messaggi che permettevano le comunicazioni fra i partigiani italiani e gli Alleati di stanza nel Paese elvetico.

Nel corso di una di queste operazioni, a seguito di una delazione fu scoperto nell'aprile 1944 a Craveggia (VCO) e catturato dalla Gestapo e messo al muro insieme ad altri dieci o venti partigiani per essere fucilato, ma si salvò perché gli agenti tedeschi ritrovarono un pacchetto che lui aveva poco prima buttato con il suo passaporto americano.Fu quindi portato a San Vittore a Milano, dove fece 2 mesi di isolamento e restò per 7 mesi, durante la prigionia incontrò Indro Montanelli. Successivamente fu trasferito nel Campo di transito di Bolzano, dove ebbe, tra i suoi aguzzini, Michael Seifert. Dopo diverse destinazioni in vari campi di concentramento in Germania, alla fine del '44 fu deportato nel lager di Spittal an der Drau dove stette fino al gennaio 1945. Fu liberato a febbraio prima della fine del conflitto grazie a uno scambio di prigionieri di guerra tra Stati Uniti e Germania.

5 settembre 2017

6 settembre 1972 - Nasce l'attore britannico Idris Elba













Idris Elba, all'anagrafe Idrissa Akuna Elba (Londra, 6 settembre 1972), è un attore britannico. Elba è anche un DJ, noto nei club londinesi con lo pseudonimo DJ Big Driis/Big Driis the Londoner.

Ha recitato nelle serie televisive The Wire, Luther con cui vince un Golden Globe, e The Office e in film come 28 settimane dopo, American Gangster, RocknRolla e Obsessed. Negli ultimi anni ha preso parte a blockbusters di successo come Pacific Rim ed è entrato a far parte della saga del Marvel Cinematic Universe nel ruolo di Heimdall nei film incentrati su Thor.

Ai Premi Oscar 2016 viene escluso dalla lista come miglior attore non protagonista per il film Beasts of No Nation, creando numerose polemiche. Per lo stesso film però vince lo Screen Actors Guild Award come miglior attore non protagonista cinematografico, venendo nominato per la stessa categoria anche ai Premi BAFTA e ai Golden Globe.

Le sue interpretazioni

Belle maman, regia di Gabriel Aghion (1999)
Sorted, regia di Alexander Jovy (2000)
Buffalo Soldiers, regia di Gregor Jordan (2001)
One Love, regia di Rick Elgood e Don Letts (2003)
Accadde in aprile (Sometimes in April), regia di Raoul Peck (2005)
The Gospel, regia di Rob Hardy (2005)
Daddy's Little Girls, regia di Tyler Perry (2007)
I segni del male (The Reaping), regia di Stephen Hopkins (2007)
28 settimane dopo (28 Weeks Later), regia di Juan Carlos Fresnadillo (2007)
American Gangster, regia di Ridley Scott (2007)
This Christmas - Natale e altri guai (This Christmas), regia di Preston A. Whitmore II (2007)
Che la fine abbia inizio (Prom Night), regia di Nelson McCormick (2008)
RocknRolla, regia di Guy Ritchie (2008)
The Human Contract, regia di Jada Pinkett Smith (2008)
Il mai nato (The Unborn), regia di David S. Goyer (2009)
Obsessed, regia di Steve Shill (2009)
Takers, regia di John Luessenhop (2010)
Legacy, regia di Thomas Ikimi (2010)
The Losers, regia di Sylvain White (2010)
Thor, regia di Kenneth Branagh (2011)
Ghost Rider - Spirito di vendetta (Ghost Rider: Spirit of Vengeance), regia di Mark Neveldine e Brian Taylor (2012)
Prometheus, regia di Ridley Scott (2012)
Pacific Rim, regia di Guillermo del Toro (2013)
Thor: The Dark World, regia di Alan Taylor (2013)
Mandela: Long Walk to Freedom, regia di Justin Chadwick (2013)
Ossessione omicida (No Good Deed), regia di Sam Miller (2014)
Second Coming, regia di Debbie Tucker Green (2014)
Avengers: Age of Ultron, regia di Joss Whedon (2015)
The Gunman, regia di Pierre Morel (2015)
Beasts of No Nation, regia di Cary Fukunaga (2015)
Bastille Day - Il colpo del secolo (Bastille Day), regia di James Watkins (2016)
100 Streets, regia di Jim O'Hanlon (2016)
Star Trek Beyond, regia di Justin Lin (2016)
La torre nera (The Dark Tower), regia di Nikolaj Arcel (2017) 
Thor: Ragnarok, regia di Taika Waititi (2017) 
Il domani tra di noi (The Mountain Between Us), regia di Hany Abu-Assad (2017) 
Molly's Game, regia di Aaron Sorkin (2017) 
Avengers: Infinity War, regia di Anthony e Joe Russo (2018) 
Fast & Furious - Hobbs & Shaw (Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw), regia di David Leitch (2019) 
Cats, regia di Tom Hooper (2019)Concrete Cowboy, regia di Ricky Staub (2020) 
The Suicide Squad - Missione suicida (The Suicide Squad), regia di James Gunn (2021)
The Harder They Fall, regia di Jeymes Samuel (2021) 
Tremila anni di attesa (Three Thousand Years of Longing), regia di George Miller (2022) 
Thor: Love and Thunder, regia di Taika Waititi (2022) 
- cameo Beast, regia di Baltasar Kormákur (2022) 
Luther: Verso l'inferno, regia di Jamie Payne (2023) 
Tyler Rake 2 (Extraction II), regia di Sam Hargrave (2023) 


3 settembre 2017

4 settembre 2006 - Muore l'ex calciatore Giacinto Facchetti

















Giacinto Facchetti (Treviglio, 18 luglio 1942 – Milano, 4 settembre 2006) è stato un calciatore e dirigente sportivo italiano, di ruolo difensore, impiegato principalmente come terzino e occasionalmente come libero.

Legò il proprio nome a quello dell'Inter, della quale fu giocatore dal 1960 al 1978 – collezionando in totale 634 presenze e 75 reti – e presidente dal gennaio 2004 al settembre 2006. Con la maglia nerazzurra ha conquistato nove trofei, vincendo sia a livello nazionale con quattro campionati e una Coppa Italia che internazionale con due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Sotto la sua presidenza, l'Inter ha vinto un campionato, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane.

Capitano della nazionale italiana dal 1966 al 1977, ha partecipato alla vittoriosa edizione del campionato europeo del 1968, che rappresenta il primo e tuttora unico successo dell'Italia nella competizione. Con la maglia azzurra ha preso parte anche a tre edizioni del campionato mondiale (1966, 1970, 1974) laureandosi vicecampione nel 1970.

Considerato un innovatore del ruolo per via della sua costante partecipazione al gioco d'attacco,è ritenuto uno dei migliori giocatori nella storia del calcio italiano.Occupa la 90ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi redatta da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario dalla sua fondazione, mentre nel 2006 è stato insignito dalla stessa Federazione del Presidential Award postumo per il contributo offerto al mondo del calcio sia da giocatore che da dirigente.

2 settembre 2017

3 settembre 2012 - Muore l'attore statunitense Michael Clarke Duncan















Michael Clarke Duncan (Chicago, 10 dicembre 1957 – West Hollywood, 3 settembre 2012)

E' stato un attore statunitense, interprete di molti film in ruoli da caratterista, il più celebre dei quali è quello del gigante nero John Coffey ne Il miglio verde (1999), ruolo per il quale è stato candidato all'Oscar nella categoria miglior attore non protagonista.

Suo padre abbandonò la famiglia quando aveva 6 anni e così Michael è cresciuto con la madre.

Con i suoi 196 centimetri di altezza per circa 150 kg di peso, furono molte le squadre di football americano a contenderselo, ma la madre glielo vietò sempre. Il suo sogno era Hollywood, dove arrivò con 20 dollari in tasca rubati, non conoscendo nessuno.

La fortuna gli sorrise e conobbe Will Smith, che lo assunse inizialmente come guardia del corpo. In seguito lavorò in un episodio di Willy, il principe di Bel-Air.

L'attore Bruce Willis suggerì alla produzione l'idea di fare interpretare il ruolo di John Coffey a Duncan dopo avere letto Il miglio verde di Stephen King ed avere parlato col regista Frank Darabont.L'interpretazione valse a Duncan una candidatura all'Oscar 2000 come migliore attore non protagonista.

Nel 2003 ha recitato nel ruolo del villain Kingpin nel film Daredevil. Per interpretare la parte ha dovuto modificare la sua dieta e dedicarsi al powerlifting. Nel giugno 2006 dichiarò di volere calarsi di nuovo nei panni del personaggio, tuttavia rinunciando agli eccessi e mostrando un Kingpin dimagrito a causa dell'attività fisica svolta. Una volta diventato vegetariano è apparso in una campagna PETA del 2008.

Il 13 luglio 2012 mentre si trovava nella sua abitazione di Los Angeles subì un infarto del miocardio. Prima di essere trasportato in ospedale, la fidanzata Omarosa Manigault gli praticò una rianimazione cardiorespiratoria. Secondo alcune fonti l'intervento della donna fu fondamentale. Tuttavia Duncan non si riprese mai completamente, e rimase in terapia intensiva sino al 3 settembre 2012, giorno in cui morì all'età di 54 anni.

Duncan è stato sepolto presso il Forest Lawn Memorial Park di Los Angeles.

Le sue interpretazioni

Ci vediamo venerdì (Friday), regia di F. Gary Gray (1995) - non accreditato
Forza d'urto 2 (Back in Business), regia di Philippe Mora (1997)
Braccato dal destino - Caught Up, regia di Darin Scott (1998)
The Players Club, regia di Ice Cube (1998)
Bulworth - Il senatore (Bulworth), regia di Warren Beatty (1998)
A Night at the Roxbury, regia di John Fortenberry (1998)
Armageddon - Giudizio finale (Armageddon), regia di Michael Bay (1998)
La colazione dei campioni (Breakfast of Champions), regia di Alan Rudolph (1999)
Il miglio verde (The Green Mile), regia di Frank Darabont (1999)
The Underground Comedy Movie, regia di Vince Offer (1999)
FBI: Protezione testimoni (The Whole Nine Yards), regia di Jonathan Lynn (2000)
Il Re Scorpione (The Scorpion King), regia di Chuck Russell (2001)
Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie (Planet of the Apes), regia di Tim Burton (2001)
Spot - Supercane anticrimine (See Spot Run), regia di John Whitesell (2001)
Daredevil, regia di Mark Steven Johnson (2003)
George and the Dragon, regia di Tom Reeve (2004)
Pursued - Senza scrupoli (Pursued), regia di Kristoffer Tabori (2004)
D.E.B.S. - Spie in minigonna, regia di Angela Robinson (2004)
The Island, regia di Michael Bay (2005)
Sin City, regia di Frank Miller e Robert Rodriguez (2005)
Scuola per canaglie (School for scoundrels), regia di Todd Phillips (2006)
Ricky Bobby - La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno (Talladega Nights: The Ballad of Ricky Bobby), regia di Adam McKay (2006)
Slipstream - Nella mente oscura di H. (Slipstream), regia di Anthony Hopkins (2007)
One Way, regia di Reto Salimbeni (2007)
Mimzy - Il segreto dell'universo (The Last Mimzy), regia di Robert Shaye (2007)
A casa con i miei (Welcome Home, Roscoe Jenkins), regia di Malcolm D. Lee (2008)
American Crude - Follie in America, regia di Craig Sheffer (2008)
The Slammin' Salmon, regia di Kevin Heffernan (2009)
Street Fighter - La leggenda (Street Fighter: The Legend of Chun-Li), regia di Andrzej Bartkowiak (2009)
Redemption Road, regia di Mario Van Peebles (2010)
The Sibling, regia di Matt Orlando (2011)
Cross, regia di Patrick Durham (2011)
Un'allenatrice speciale (From the Rough), regia di Pierre Bagley (2013)
A Resurrection, regia di Matt Orlando (2013) - postumo

29 settembre 2016

30 settembre 1975 - Nasce l'attrice francese Marion Cotillard

























Marion Cotillard (Parigi, 30 settembre 1975) è un'attrice e doppiatrice francese.

La partecipazione a Taxxi nel 1998, nonché ai seguiti Taxxi 2 (2000) e Taxxi 3 (2003), le ha garantito notorietà nel paese d'origine, al quale è rimasta artisticamente legata nella prima fase della sua carriera.

Ha raggiunto fama a livello internazionale per le collaborazioni con registi come Tim Burton, Ridley Scott, Christopher Nolan, Woody Allen. Nel 2007, la sua interpretazione della cantante Édith Piaf in La vie en rose le è valso, tra gli altri riconoscimenti, l'Oscar alla miglior attrice (il primo in assoluto per una performance in lingua francese), un BAFTA alla migliore attrice protagonista, un Premio César per la migliore attrice e un Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale. Nel 2015 riceve una seconda candidatura agli Oscar come miglior attrice per la sua interpretazione in Due giorni, una notte di Jean-Pierre e Luc Dardenne.

È il volto di Lady Dior borse dal 2008 ed è apparso in più di 200 copertine di riviste in tutto il mondo.Tra loro ci sono Vogue, ELLE, Marie Claire, Variety, Harper's Bazaar, Vanity Fair, Madame Figaro, Glamour, Grazia, Paris Match, W, The Hollywood Reporter e Wall Street Journal Magazine. È stata anche sulla copertina del primo numero di Dior Magazine nel settembre 2012.

Tra le attrici francesi di maggior successo, il 15 marzo 2010 è diventata Chevalier (Cavaliere) dell'Ordre des Arts et des Lettres.

Le sue interpretazioni

L'histoire du garçon qui voulait qu'on l'embrasse, regia di Philippe Harel (1994)
Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle), regia di Arnaud Desplechin (1996)
Il pianeta verde (La belle Verte), regia di Coline Serreau (1996)
Taxxi (Taxi), regia di Gérard Pirès (1998)
La guerre dans le Haut Pays, regia di Francis Reusser (1999)
Furia, regia di Alexandre Aja (1999)
Du bleu jusqu'en Amérique, regia di Sarah Lévy (1999)
Taxxi 2 (Taxi 2), regia di Gérard Krawczyk (2000)
Lisa, regia di Pierre Grimblat (2001)
Les jolies choses, regia di Gilles Paquet-Brenner (2001)
Une affaire privée - Una questione privata (Une affaire privée), regia di Guillaume Nicloux (2002)
Taxxi 3 (Taxi 3), regia di Gérard Krawczyk (2003)
Amami se hai coraggio (Jeux d'enfants), regia di Yann Samuell (2003)
Big Fish - Le storie di una vita incredibile (Big Fish), regia di Tim Burton (2003)
Innocence, regia di Lucile Hadžihalilović (2004)
Una lunga domenica di passioni (Un long dimanche de fiançailles), regia di Jean-Pierre Jeunet (2004)
Cavalcade, regia di Steve Suissa (2005)
Ma vie en l'air, regia di Rémi Bezançon (2005)
Mary, regia di Abel Ferrara (2005)
Sauf le respect que je vous dois, regia di Fabienne Godet (2005)
La boîte noire, regia di Richard Berry (2005)
Edy, regia di Stéphan Guérin-Tillié (2005)
Toi et moi, regia di Julie Lopes-Curval (2006)
Dikkenek, regia di Olivier Van Hoofstadt (2006)
Fair Play, regia di Lionel Bailliu (2006)
Un'ottima annata - A Good Year (A Good Year), regia di Ridley Scott (2006)
La vie en rose (La Môme), regia di Olivier Dahan (2007)
Nemico pubblico - Public Enemies (Public Enemies), regia di Michael Mann (2009)
L'ultimo volo (Le dernier vol), regia di Karim Dridi (2009)
Nine, regia di Rob Marshall (2009)
Inception, regia di Christopher Nolan (2010)
Piccole bugie tra amici (Les petits mouchoirs), regia di Guillaume Canet (2010)
Midnight in Paris, regia di Woody Allen (2011)
Contagion, regia di Steven Soderbergh (2011)
Un sapore di ruggine e ossa (De rouille et d'os), regia di Jacques Audiard (2012)
Il cavaliere oscuro - Il ritorno (The Dark Knight Rises), regia di Christopher Nolan (2012)
C'era una volta a New York (The Immigrant), regia di James Gray (2013)
Blood Ties - La legge del sangue (Blood Ties), regia di Guillaume Canet (2013)
Anchorman 2 - Fotti la notizia (Anchorman 2: The Legend Continues), regia di Adam McKay (2013) - cameo
Due giorni, una notte (Deux jours, une nuit), regia di Jean-Pierre e Luc Dardenne (2014)
Macbeth, regia di Justin Kurzel (2015)
Un Monde Truqué, regia di Franck Ekinci e Christian Demares (2015)
Juste la fin du monde, regia di Xavier Dolan (2016)
Assassin's Creed, regia di Justin Kurzel (2016)
Allied - Un'ombra nascosta (Allied), regia di Robert Zemeckis (2016)
Rock 'n Roll, regia di Guillaume Canet (2017)
I fantasmi d'Ismael (Les fantômes d'Ismaël), regia di Arnaud Desplechin (2017)
Gueule d'ange, regia di Vanessa Filho (2018)
Grandi bugie tra amici (Nous finirons ensemble), regia di Guillaume Canet (2019)
Annette, regia di Leos Carax (2021)
Frère et Sœur, regia di Arnaud Desplechin (2022)
Asterix & Obelix - Il regno di mezzo, regia di Guillaume Canet (2023) 



28 settembre 2016

28 settembre 1991 - Muore il musicista jazz statunitense Miles Davis














(Alton, 26 maggio 1926 – Santa Monica, 28 settembre 1991) è stato un compositore e trombettista statunitense jazz, considerato uno dei più influenti, innovativi ed originali musicisti del XX secolo.

È difficile non riconoscere a Davis un ruolo di innovatore e genio musicale. Dotato di uno stile inconfondibile ed una incomparabile gamma espressiva, per quasi trent'anni Miles Davis è stato una figura chiave del jazz e della musica popolare del XX secolo in generale. Dopo aver preso parte alla rivoluzione bebop, egli fu ideatore di numerosi stili jazz, fra cui il cool jazz, l'hard bop, il modal jazz e il jazz elettrico o jazz-rock. Le sue registrazioni, assieme agli spettacoli dal vivo dei numerosi gruppi guidati da lui stesso, furono fondamentali per lo sviluppo artistico del jazz.

Miles Davis fu e resta famoso sia come strumentista dalle sonorità inconfondibilmente languide e melodiche, sia per il suo atteggiamento innovatore (peraltro mai esente da critiche), sia per la sua figura di personaggio pubblico. Fu il suo un caso abbastanza raro in campo jazzistico: fu infatti uno dei pochi jazzmen in grado di realizzare anche commercialmente il proprio potenziale artistico e forse l'ultimo ad avere anche un profilo di star dell'industria musicale. Una conferma della sua poliedrica personalità artistica fu la sua (postuma) ammissione, nel marzo 2006, alla Rock and Roll Hall of Fame; un ulteriore riconoscimento di un talento che influenzò tutti i generi di musica popolare della seconda metà del XX secolo.

Discografia

The Complete Savoy and Dial Sessions (1945-1951) (raccolta di tutte le registrazioni effettuate da Charlie Parker per le etichette Savoy e Dial, dove sono inclusi molti dei primi lavori di Miles Davis con Parker)
First Miles (1945) Billie's Bounce (Charlie Parker, leader) 
(Savoy) (1945) Yardbird in Lotus Land (Charlie Parker, leader) 
(Spotlite) (1946) 
The Love Songs of Mr. B (Billy Eckstein, leader) (1946) 
Bopping the Blues (1946) 
Cool Boppin' (1948) 
Birth of the Cool (1949 and 1950) 
Conception (1951) 
Blue Period (1951) 
Dig (1951) 
Miles Davis and Horns (1951 e 1953) 
Miles Davis Volume 1 (Blue Note Records, 1952 and 1954) 
Miles Davis Volume 2 (Blue Note Records, 1953) 
Blue Haze (1953 and 1954) 
Walkin' (1954) 
Bags' Groove (1954) 
Miles Davis and the Modern Jazz Giants (1954, una traccia del 1956) 
Musings of Miles (1955) 
Blue Moods (1955) 
Quintet/Sextet (1955)
Miles Davis and Milt Jackson) Miles: The New Miles Davis Quintet (1955) 
Cookin' with the Miles Davis Quintet (1956) 
Relaxin' with the Miles Davis Quintet (1956) 
Workin' with the Miles Davis Quintet (1956) 
Steamin' with the Miles Davis Quintet (1956) 

26 settembre 2016

27 settembre 2008 - L'astronauta cinese Zhai Zhi Gang compie la prima passeggiata nello spazio
















L'astronauta cinese Zhai Zhi Gang, effettua la prima passeggiata spaziale di 15 minuti, nella storia dell'astronautica cinese, le sue parole sono state: "..Saluto i cinesi e la gente di tutto il mondo."

22 settembre 2016

23 settembre 2002 - La prima versione del browser Mozilla Firefox











Mozilla Firefox (conosciuto semplicemente come Firefox) è un web browser libero e multipiattaforma, mantenuto da Mozilla Foundation.È nato nel 2002 con il nome "Phoenix" dai membri della comunità Mozilla che volevano un browser stand-alone piuttosto che il raggruppamento Mozilla Application Suite. Gecko è il suo motore di rendering, supportando gran parte dei nuovi standard web oltre ad alcune caratteristiche che sono state progettate come estensioni a questi ultimi.

Firefox, come dimostrato del nome, ha l'icona di una volpe che abbraccia il mondo, e non di un panda rosso come si credeva fino a poco tempo fa. Infatti, nel 17 agosto 2015 il proprietario ha dichiarato che è rappresentata una vera e propria volpe sull'icona di questo browser.

Nel luglio 2015, Firefox risultava usato (a seconda delle fonti) tra il 12% e il 19% degli utenti in tutto il mondo, diventando così il terzo browser più popolare.

Nel luglio 2013, risultava il browser con maggior punteggio nei benchmark sulle prestazioni.

Nel dicembre 2014 Mozilla annunciò che Firefox aveva raggiunto cinquecento milioni di utenti.