5 gennaio 2011

6 gennaio 1993 - Muore il ballerino Rudolf Nureyev


















(Irkutsk, 17 marzo 1938 – Parigi, 6 gennaio 1993)

E' stato un ballerino e coreografo austriaco di origine sovietica, internazionalmente noto come Rudolf Nureyev, ritenuto da numerosi critici (tra cui Clement Crisp, Sylvie de Naussac ed altri) quale uno tra i più grandi danzatori del XX secolo insieme a Nižinskij e Baryšnikov.

Nel 1961 la sua sorte cambiò. Il primo ballerino del Kirov, Konstantin Sergeyev, si infortunò e all'ultimo minuto a Nureyev fu permesso di rimpiazzarlo in un'esibizione a Parigi. Qui la sua prestazione esaltò il pubblico e i critici. Ma nuovamente Nureyev infranse le regole, frequentando stranieri, e gli fu detto che sarebbe stato rimpatriato. Temendo che non gli sarebbe mai più stato permesso di espatriare, il 16 giugno all'aeroporto parigino di Le Bourget, Nureyev defezionò: non rivedrà più la Russia fino al 1987, quando la visitò grazie ad uno speciale permesso concessogli da Michail Gorbačëv. Nonostante la distanza Nureyev rimase sempre molto legato alla madre e quando tornò, nel 1987, fu per rivederla un'ultima volta. Nel 1989 tornò anche nel teatro dove aveva debuttato, il Kirov.

Nel giro di una settimana Nureyev venne scritturato dal Grand Ballet du Marquis de Cuevas ed interpretò La Belle au Bois dormant con Nina Vyroubova. Durante il suo debutto sul palcoscenico americano nel 1962, Nureyev ha anche collaborato con Sonia Arova a New York City Brooklyn Academy of Music. In collaborazione con Ruth Page Chicago Opera Ballet, hanno eseguito il grand pas de deux da Don Chisciotte. Ha anche collaborato con Maria Tallchief durante il suo debutto sulla televisione americana nel 1962. Hanno ballato il pas de deux dal Infiorata a Genzano di August Bournonville Nureyev divenne immediatamente una celebrità in occidente; la defezione drammatica, le caratteristiche eccezionali e la sua bellezza lo resero una star internazionale. Questo gli diede l'opportunità di decidere dove e con chi danzare.

La defezione diede inoltre a Nureyev la libertà personale che gli era stata negata in Unione Sovietica. Durante una tournée in Danimarca conobbe Erik Bruhn, un altro ballerino di dieci anni più anziano, che divenne il suo amante, il migliore amico e il protettore (principalmente dalle "follie" di Nureyev stesso) per molti anni. La relazione tra i due fu molto travagliata, data l'elevata promiscuità di rapporti affettivi che Nureyev intratteneva. Bruhn fu direttore del Balletto reale svedese dal 1967 al 1972 e direttore artistico del Balletto nazionale canadese dal 1983 fino alla morte nel 1986. Uno degli uomini con i quali Nureyev disse di avere avuto un rapporto affettivo fu la star cinematografica statunitense Anthony Perkins.

Nello stesso periodo Nureyev incontrò Margot Fonteyn, una delle migliori ballerine inglesi del suo tempo, con la quale iniziò una proficua collaborazione professionale e d'amicizia. Ella lo introdusse al Royal Ballet di Londra, che rimase la base di Nureyev per tutta la successiva carriera di ballerino. Insieme Nureyev e la Fonteyn trasformarono per sempre, grazie alla loro interpretazione, balletti fondamentali come Il lago dei cigni e Giselle. I due rimasero amici anche dopo il ritiro dalle scene della Fonteyn; quando lei si ammalò di cancro, Nureyev la aiutò finanziariamente e la andò a trovare costantemente nonostante i suoi numerosi impegni di lavoro.

Quando l'AIDS fece la sua comparsa, intorno al 1982, Nureyev vi prestò poca attenzione, come del resto in molti fecero nei primi tempi di diffusione di questa malattia: probabilmente contrasse l'HIV proprio intorno a quegli anni. Per un po' di tempo egli semplicemente negò che ci fosse qualcosa di strano riguardo alla sua salute e quando nel 1990 la patologia iniziò a diventare visibile, egli finse di avere diverse altre malattie, rifiutando qualsiasi trattamento fosse disponibile ai tempi. Alla fine, comunque, dovette affrontare il fatto che stesse morendo.

Riconquistò l'ammirazione di molti dei suoi detrattori grazie al coraggio con il quale affrontò questi momenti. La perdita della prestanza e della bellezza fisica colpirono molto Nureyev, che tuttavia continuò a lottare e ad apparire pubblicamente. Alla sua ultima uscita pubblica, nel 1992, in occasione della produzione della Bayadère al Palais Garnier, Nureyev fu accolto da un emozionante applauso in piedi da parte del pubblico. Il Ministro della Cultura francese Jack Lang gli conferì la più alta onorificenza culturale francese, il titolo di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres. Morì in una clinica presso Parigi il 6 gennaio 1993.

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