14 febbraio 2013

15 febbraio 1944 - Viene bombardata l'Abbazia di Montecassino
















San Benedetto da Norcia costruì il suo monastero, dedicato a San Martino, a Montecassino nell'anno 529 e predisse che l'abbazia sarebbe stata distrutta e ricostruita 4 volte. Prima i Barbari nel 577, poi i Saraceni nell'883 ed infine un terremoto nel 1349. La quarta volta furono sganciate 800 tonnellate di bombe da 250 bombardieri alleati durante 8 missioni iniziate il 15 febbraio alle ore 9:30. La seconda guerra mondiale era agli epiloghi. Gli alleati, nel settembre 1943, erano sbarcati in Sicilia ed arrivarono fino a Napoli senza grossi problemi. Da lì a Roma solo 200 Km, ma anziché un paio di settimane ci vollero 8 mesi per liberare Roma e quindi l'Italia intera poiché la resistenza tedesca si dimostrò molto dura, prima sulla linea Reinhard e poi sulla linea Gustav (che comprendeva tralaltro la zona di Anzio e Cassino). Dopo lo sbarco ad Anzio del 22 gennio 1944, deciso dagli alleati per agevolare l'avanzata e quindi lo sfondamento della linea Gustav, dato che le cose si mettevano sempre peggio, si decise di radere al suolo l'Abazia perché qualcuno pensò che la testa della resistenza tedesca si nascondesse tra le sacre mura. Non fu così, dopo tre giorni di bombardamenti a tappeto, tra le rovine del Monastero non un solo soldato nemico. Ci vollero altri tre mesi per superare quella linea (18 maggio 1944) ed arrivare a Roma (4 giugno del 1944). Costo totale in vite umane: 50.000 militari, 10.000 civili. "Come prima, dove era prima" così venne ricostruito per la quarta volta il monastero (dal 1948 al 1964). Nel dopoguerra venne conferita al comune di Cassino (città martire) la medaglia d'oro al valore militare. Nel 1964 San Benedetto da Norcia venne nominato patrono d'Europa da papa Paolo VI.


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