7 luglio 2015

8 luglio 2010 - Muore il conduttore televisivo Lelio Luttazzi



















Lelio Luttazzi (Trieste, 27 aprile 1923 – Trieste, 8 luglio 2010)

E' stato un attore, cantante, direttore d'orchestra, musicista, regista, scrittore, showman e conduttore televisivo italiano.

Figlio di Sidonia Semani (maestra elementare a Prosecco) e Mario Luttazzi, rimane orfano di padre a soli tre anni, poiché il genitore muore nel 1926 a causa del bacillo di Koch.

La mamma si stabilisce nel 1929 a Prosecco, dove riprende a lavorare, e durante le elementari Luttazzi è allievo di sua madre, nella scuola elementare del paese, unico italiano in una classe di sloveni; in seguito parlando della sua infanzia il musicista si definirà un bambino triste e pessimista, a causa dei suoi problemi familiari.

Riceve la prima formazione musicale da don Crisman, parroco di Prosecco, che gli impartisce lezioni di pianoforte per alcuni mesi nella canonica del paese.

Dopo la scuola dell'obbligo si iscrive al Liceo Petrarca di Trieste; lì instaura una grande amicizia con un suo compagno di classe, Sergio Fonda Savio, nipote di Italo Svevo.

Iniziano anche in questo periodo i dissidi ideologici con la madre, che è una fascista convinta mentre Luttazzi si avvicina all'antifascismo.

Studente all'Università di Trieste in giurisprudenza, durante la seconda guerra mondiale, sostiene soltanto due esami perché inizia a suonare il pianoforte a Radio Trieste e a comporre le sue prime canzoni.

Nel 1943 avviene l'incontro che gli cambia la vita: con alcuni suoi compagni di università si esibisce al teatro Politeama in uno spettacolo musicale, in veste di direttore d'orchestra, per aprire il concerto di Ernesto Bonino, cantante torinese molto noto all'epoca, che rimane colpito da Luttazzi, al punto di chiedergli, al termine dello show, di comporre una canzone per lui.

Lelio ci prova e gliela spedisce, con poca convinzione, ma nello stesso anno Bonino la incide: è la celeberrima Il giovanotto matto, che diventa un grande successo.

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