20 febbraio 2021

21 febbraio 2020 - Il primo caso di covid-19 in Italia

 















Il 21 febbraio 2020, poco dopo la mezzanotte, viene ufficializzato il primo caso 'autoctono' di infezione al Sars-Cov-2: è Mattia Maestri, 38 anni, ricoverato all'ospedale di Codogno. Quello che sembra un cluster locale, si scopre ben presto essere la punta dell'iceberg. Nel giro di un mese gli ospedali sono al collasso, l'Italia è in lockdown e il motore produttivo del Paese viene (quasi) spento. Ecco tappa per tappa, i dodici mesi - con quasi 3 milioni di contagi accertati e oltre 95mila vittime - dentro la pandemia che hanno ribaltano le priorità e sconvolto le abitudini In questa data sono emersi diversi casi di coronavirus nel lodigiano, in Lombardia: si tratta di persone non provenienti dalla Cina, un nuovo focolaio di cui non si conosce ancora l’estensione. Alcuni dei paesi colpiti (Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo ed altri) sono stati di fatto chiusi, un po’ come avviene ora per l’Italia “zona protetta”. Fuori dalla Cina, il numero di contagiati è molto alto in Italia, Iran e Corea del Sud, anche se per l’Oms quella di Covid-19 non è ancora una pandemia. Tuttavia, fra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo 2020, dopo l’Italia, anche in altri stati (europei e non solo) vengono rilevare un numero crescente di casi e un’epidemia.

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