23 febbraio 2011

24 febbraio 1946 - Juan Peron diventa Presidente dell'Argentina



















( 8 ottobre 1895 - 1 luglio 1974 )

Costretto alle dimissioni dai suoi oppositori all'interno delle stesse forze armate, il 9 ottobre del 1945, Perón fu arrestato poco dopo; tuttavia grandi manifestazioni di massa, organizzate dal sindacato CGT, fecero pressioni notevoli sul governo e lo portarono al suo rilascio, il 17 ottobre; il supporto popolare gli aprì inoltre la strada per la candidatura alla presidenza, che si concretizzò con il 56% dei voti nelle elezioni del 24 febbraio 1946.

Perón perseguì una politica sociale che mirava all'aumento di potere della classe operaia. Espanse enormemente il numero di lavoratori iscritti al sindacato e contribuì a rafforzare la potente Confederazione Generale del Lavoro (CGT). Definì questa come la «terza posizione» (definizione ripresa in seguito da numerosi movimenti antagonisti radicali europei, compresi quelli italiani), tra il capitalismo e il comunismo, sebbene egli fosse dichiaratamente anti-americano ed anti-britannico. Perón spinse molto anche verso l'industrializzazione del paese; nel 1947 annunciò il primo piano quinquennale per dare un aiuto alle industrie appena nazionalizzate. La sua ideologia, soprannominata peronismo e che ebbe come sbocco istituzionale la costituzione del Partito Giustizialista (Partido Justicialista), ebbe grande influenza tra i partiti politici argentini.

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