27 maggio 2012

28 maggio 1980 - Le Br assassinano il giornalista Walter Tobagi
























(San Brizio di Spoleto, 18 marzo 1947 – Milano, 28 maggio 1980)

E'stato un giornalista e scrittore italiano, che venne assassinato in un attentato terroristico perpetrato dalla Brigata XXVIII marzo, gruppo terrorista di estrema sinistra.

Walter Tobagi nacque il 18 marzo 1947 a San Brizio, una frazione del comune di Spoleto, in Umbria. All'età di otto anni la famiglia si trasferì a Bresso, vicino a Milano, poiché il padre Ulderico era un ferroviere. La sua carriera di giornalista cominciò al ginnasio, come redattore de La zanzara, il celebre giornale del Liceo Parini di Milano, diventato celebre per un processo provocato da un articolo sull'educazione sessuale.

Tobagi venne ucciso alle 11 di mattina con cinque colpi di pistola da un "commando" di terroristi (Marco Barbone, Paolo Morandini, Mario Marano, Francesco Giordano, Daniele Laus e Manfredi De Stefano),buona parte dei quali figli di famiglie della borghesia milanese. Due membri del commando in particolare appartengono all'ambiente giornalistico: sono Marco Barbone, figlio di Donato Barbone, dirigente editoriale della casa editrice Sansoni (di proprietà del gruppo RCS), e Paolo Morandini, figlio del critico cinematografico del quotidiano Il Giorno Morando Morandini.
A sparare furono Mario Marano e Marco Barbone. È quest'ultimo a dargli quello che nelle sue intenzioni sarebbe il colpo di grazia: quando Tobagi era ormai accasciato a terra, il terrorista gli si avvicinò e gli esplose un colpo dietro l'orecchio sinistro. In realtà, da come risulta dall'autopsia, il colpo mortale fu il secondo esploso dai due assassini, che colpendo il cuore causò la morte del giornalista.





2 commenti:

  1. Il terrorismo è un'arma della borghesia a doppio taglio, però Tobagi, era un servitore del capitalismo. Solo che i terroristi erano al servizio della borghesia stessa. Saluti da Salvatore.

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  2. Penso che la violenza in un regime democratico non possa risolvere nulla,anche per chi è in stato di debolezza,l'unica arma che si possiede è la scelta elettorale.

    Saluti a te

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