12 settembre 2012

13 settembre 1959 - Muore la pioniera del ciclismo Alfonsina Strada


















Alfonsina Strada, nata Alfonsa Rosa Maria Morini (Castelfranco Emilia, 16 marzo 1891– Milano, 13 settembre 1959)

E' stata una ciclista su strada italiana, pioniera della parificazione tra lo sport maschile e quello femminile.
Negli anni 1920 si confrontò con ciclisti di sesso maschile in corse come il Giro di Lombardia e il Giro d'Italia, correndo insieme a campioni come Costante Girardengo, Gaetano Belloni, Philippe Thys, Henri Pélissier.

Intraprese il mestiere di sarta, ma non abbandonò la bicicletta. Nel 1907, sedicenne, decise di visitare da sola Torino, città nella quale il ciclismo si era radicato (qui era stata fondata l'Unione Velocipedistica Italiana) e dove le donne su due ruote non erano motivo di particolare scandalo.Nell'ex capitale del Regno cominciò a gareggiare, battendo anche la famosa Giuseppina Carignano e guadagnandosi il titolo di "miglior ciclista italiana".Sempre a Torino conobbe Carlo Messori: anch'egli originario dell'Emilia, la convinse nel 1909 ad accompagnarlo nel Grand Prix di Pietroburgo, in Russia; nell'occasione la stessa Morini ricevette una medaglia dallo zar Nicola II. Messori sarebbe divenuto il di lei secondo marito.

Nel 1911 a Moncalieri Alfonsina Morini stabilì il record mondiale di velocità femminile, con 37,192 chilometri l'ora,superando quello stabilito otto anni prima dalla francese Louise Roger.Nella primavera dello stesso anno, vinte 15 lire, traslocò a Milano, la città che era divenuta in pochi anni la nuova capitale velocipedistica, e in cui si tenevano ormai corse come la Milano-Sanremo, la Milano-Torino, la Milano-Modena.
Nella metropoli meneghina conobbe Luigi Strada, nato nel 1888 ad Azzate, cesellatore e intagliatore di professione ma anche mente aperta, moderna, pure amante del ciclismo.Strada apprezzò il talento sportivo della ragazza; si sposeranno nel 1915, e lui il giorno delle nozze le regalerà una bicicletta da corsa per permetterle di coltivare ancor di più la passione per le due ruote.
Nel 1912 la notò Fabio Orlandini, corrispondente della Gazzetta dello Sport da Parigi, che la raccomandò ad alcuni impresari francesi affinché la mettessero sotto contratto per le gare su pista nella capitale.Così, nei due anni seguenti, l'italiana ottenne numerosi successi correndo nel Vélodrome Buffalo, nel Vélodrome d'Hiver, al Parco dei Principi, vedendo incrementare notevolmente la propria popolarità.

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