4 giugno 2013

5 giugno 2004 - Muore Ronald Reagan

























Ronald Wilson Reagan (Tampico, 6 febbraio 1911 – Bel Air, 5 giugno 2004)

E' stato un politico e attore statunitense. È stato il 40º presidente degli Stati Uniti d’America, in carica dal 1981 al 1989.

Il suo stile oratorio persuasivo gli guadagnò la fama di grande comunicatore. Prima di entrare in politica fu un attore cinematografico e fu a capo della Screen Actors Guild. Negli anni quaranta aderì al Partito Democratico, ma passò ai Repubblicani negli anni sessanta. Fu governatore della California per due mandati. Dopo la sconfitta di Barry Goldwater alle presidenziali del 1964, Reagan divenne la figura più importante del movimento conservatore degli Stati Uniti. Nel 1976, Reagan tentò - senza successo - di candidarsi alla presidenza. Nel 1980, il malessere economico nazionale spinse la Convenzione Repubblicana, riunita a Detroit, a candidare Ronald Reagan alla Casa Bianca.
Alle presidenziali del 1980 Reagan sconfisse il presidente in carica Jimmy Carter. Sulla spinta del suo successo, in quella stessa tornata elettorale il Partito Repubblicano conquistò il controllo del Senato per la prima volta dopo 26 anni e riuscì a ridurre la maggioranza democratica alla Camera dei Rappresentanti. Da allora, la politica economica e quella estera di Reagan hanno formato la base del movimento conservatore americano.
La sua politica economica basata sull'offerta (supply-side economics o anche Reaganomics) fu caratterizzata dal taglio del 25% dell'imposta sul reddito, dalla riduzione dei tassi d'interesse, dall'aumento delle spese militari e anche del deficit e del debito pubblico. Dopo una recessione nel biennio tra il 1981 e il 1982, l'economia statunitense iniziò una rapida ripresa nel 1983. Reagan venne rieletto in maniera trionfale nel 1984, vincendo in 49 stati. In altri argomenti di politica interna, non riuscì a cambiare in maniera significativa le politiche riguardanti l'assistenza pubblica e l'aborto. Spostò comunque a destra l'asse del sistema giudiziario federale, nominando giudici conservatori alla Corte Suprema e alle corti inferiori.

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