30 marzo 2014

31 marzo 1934 - Nasce il fisico Carlo Rubbia
























Carlo Rubbia (Gorizia, 31 marzo 1934) è un fisico e senatore a vita italiano, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984 insieme al collega Simon van der Meer.

Figlio di un ingegnere elettrotecnico e di una maestra di scuola elementare, alla fine della seconda guerra mondiale lascia la città natale, Gorizia, spostandosi prima a Venezia[1] e poi a Udine, dove frequenta il liceo scientifico G. Marinelli. All'esame di selezione per entrare alla Normale di Pisa, risulta undicesimo su dieci posti disponibili. Si iscrive quindi ad ingegneria (per volere dei genitori) al Politecnico di Milano, ma viene riammesso alla Scuola Normale di Pisa grazie a un posto rimasto vacante. Si laurea in fisica all'Università di Pisa nel 1957 con una tesi sui raggi cosmici, relatore Marcello Conversi. Trascorre poi un anno presso la Columbia University, dove esegue esperimenti sulle interazioni deboli presso il sincrociclotrone di Nevis. Trascorre in seguito un anno in Italia all'Università La Sapienza di Roma come assistente di Marcello Conversi.

Dal 1960 svolge la sua attività di ricerca al CERN di Ginevra, il più grande laboratorio nel mondo per la fisica delle alte energie, di cui sarà poi Direttore generale dal 1989 al 1994, svolgendo ricerche inerenti alla fisica delle particelle elementari e dove completa esperimenti sulle interazioni deboli al sincrociclotrone, al protosincrotrone e in seguito al collisionatore di fasci protonici.

Per verificare la teoria elettrodebole di Abdus Salam e Steven Weinberg, modifica l'acceleratore Super Proton Synchrotron (SPS) in un collisionatore di protoni e antiprotoni. Con questo esperimento, a capo del gruppo di cento fisici noto con il nome di UA1, scopre nel 1983 le particelle responsabili dell'interazione debole, cioè i bosoni vettoriali W+, W− e Z, confermando anche la teoria dell'unificazione della forza elettromagnetica e della interazione debole nella forza elettrodebole. Nel 1984, ad appena un anno dalla scoperta, riceve insieme all'olandese Simon van der Meer il Premio Nobel per la fisica.

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