12 ottobre 2014
13 ottobre 1964 - Nasce il giornalista Marco Travaglio
Marco Travaglio (Torino, 13 ottobre 1964) è un giornalista, scrittore e saggista italiano, dal 23 maggio 2014 condirettore de il Fatto Quotidiano.
Le sue principali aree di interesse sono la cronaca giudiziaria e l'attualità politica, occupandosi di questioni che spaziano dalla lotta alla mafia ai fenomeni di corruzione.
Figlio di un ingegnere torinese,suo fratello Franco Travaglio è autore, regista e librettista di musical moderno.Dopo la maturità classica, conseguita al Liceo salesiano Valsalice di Torino, si è laureato in Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Torino all'età di 32 anni, dopo esser già divenuto, nel 1992, giornalista professionista. Ha cominciato la propria attività come giornalista freelance in piccole testate di area cattolica, come Il nostro tempo, dove collaborava all'epoca anche Mario Giordano.
Marco Travaglio è co-fondatore, editorialista e dal 15 ottobre 2010 vicedirettore de il Fatto Quotidiano,il nuovo giornale uscito in edicola il 23 settembre 2009 diretto da Antonio Padellaro. Tale quotidiano è stato annunciato dal giornalista e dagli altri co-fondatori come risposta ad una situazione editoriale italiana da molti sentita come non completamente libera, viziata dalle ingerenze dei poteri politici, finanziari e industriali che generalmente costituiscono, finanziano e influenzano la grande informazione e la stampa nazionale.
Per queste ragioni il Fatto Quotidiano – di cui sono proprietari in piccola parte anche lo stesso Travaglio, il direttore Padellaro, ed altri giornalisti membri della redazione – è stato fondato sulla base di scelte del tutto peculiari, come la rinuncia all'utilizzo di finanziamenti pubblici, un equilibrio economico basato principalmente sui ricavi dalle vendite e limitato nella pubblicità, nonché l'impiego di rigorose norme statutarie che prevedono il frazionamento della proprietà su piccoli soci, senza possibilità dunque di avere un azionista di controllo.Per tutte queste ragioni Travaglio e gli altri co-fondatori hanno sempre rivendicato la piena libertà e indipendenza del loro giornale, che a differenza degli altri considerano «senza padroni», libero di «dare davvero le notizie», e di raccontare «quello che gli altri non dicono».
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