14 aprile 2016

15 aprile 2013 - L'attentato alla maratona di Boston



















L'incidente è stato causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la morte di 3 persone, ferendone almeno altre 264.

Le due bombe sono esplose ad una distanza di 550 piedi (170 m). Le riprese televisive sul traguardo mostrano un intervallo di circa 12 secondi tra le due esplosioni: la prima si è verificata al di fuori del negozio Sport Marathon al numero civico 671 di Boylston Street, e la seconda a circa un isolato più lontano, a ovest, dalla linea del traguardo. Il cronometro della gara al traguardo stava mostrando il tempo di 04:09:43 (4 ore, 9 minuti, e 43 secondi) al momento della prima esplosione (i vincitori della gara avevano tagliato il traguardo circa due ore prima).

Il 19 aprile 2013, l'FBI ha individuato due persone sospettate di aver piazzato gli ordigni: Džochar Carnaev e suo fratello, entrambi ceceni. I due sarebbero stati coinvolti in una sparatoria avvenuta lo stesso giorno presso il MIT di Cambridge, nei pressi di Boston, dove una guardia del campus rimase uccisa insieme ad uno dei due fratelli ceceni, mentre l'altro fratello venne arrestato.

L'8 aprile 2015 la giuria popolare dello stato del Massachusetts, dopo 11 ore in camera di consiglio, ha dichiarato colpevole per l'attentato Dzochar Carnaev, ventunenne musulmano di origine cecena. L'imputato è stato riconosciuto colpevole di tutti i capi di accusa sollevati contro di lui.

Il 15 maggio dello stesso anno, Dzochar Carnaev viene condannato alla pena capitale, come già previsto da 17 dei 30 capi d'accusa.

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