12 maggio 2019

13 maggio 2017 - Muore il giornalista Oliviero Beha

















Oliviero Beha (Firenze, 14 gennaio 1949 – Roma, 13 maggio 2017) è stato un giornalista, scrittore, saggista, poeta, conduttore televisivo e radiofonico italiano.

Iniziò l'attività di giornalista scrivendo dal 1973 all 1976 per Tuttosport e Paese Sera, mentre praticava atletica leggera (mezzofondo), e poi come corrispondente da Milano. Aveva due lauree (una in Lettere, con una tesi in Storia Medievale, conseguita in Italia, e l'altra in Filosofia, presa in Spagna); era un tifoso della Fiorentina.

Dal 1976 al 1985 lavora a La Repubblica, come inviato, occupandosi di sport e società, svolgendo inchieste in molte parti del mondo e seguendo le manifestazioni sportive internazionali importanti come le Olimpiadi. Editorialista e commentatore anche politico per La Rinascita, Il Messaggero e Il Mattino e poi per L'Indipendente), nel 1987 inizia la sua attività televisiva con Andrea Barbato conducendo Va' pensiero, un contenitore culturale in onda su Rai 3 tutte le domeniche.

Ancora per Rai 3, nella stagione 1989-1990, conduce sempre con Barbato, all'interno di Fluff, la “Gazzetta dello spot”, un'analisi critica del mondo della pubblicità. Negli anni seguenti firma, sempre per la Rai, inchieste e speciali televisivi in Italia e all'estero. Ancora per Rai 3, nel 1991, progetta e realizza “Un terno al lotto”, il primo programma televisivo dove domanda e offerta di lavoro potevano incontrarsi: in due mesi oltre 2.600 persone hanno trovato occupazione grazie alla trasmissione.

Nell'aprile 1992 dà vita al programma di servizio Radio Zorro; dopo tre stagioni di programmazione breve – venti minuti tutte le mattine trasmesso da Radiouno – nell'ottobre 1995 la trasmissione si fonde con lo storico programma “3131″ divenendo Radio Zorro 3131 diventa il caso radiofonico dell'anno: oltre 100 mila richieste di intervento piovono in redazione da tutta Italia e nel corso dell'ora e mezza di diretta arrivano in media 300 telefonate.

A causa di un tumore al pancreas, muore a Roma il 13 maggio 2017 all'età di 68 anni. Lascia la moglie, Rosalia, e tre figli, Germana, Manfredi e Saveria.

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