4 luglio 2022

5 luglio 2021 - Muore la soubrette Raffaella Carrà

 














Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni (Bologna, 18 giugno 1943 – Roma, 5 luglio 2021) 

E' stata una soubrette, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva, radiofonica, attivista, showgirl e autrice televisiva italiana. Definita la regina della televisione italiana, è stata presente nei palinsesti televisivi dalla fine degli anni sessanta fino alla sua morte. Durante la sua lunga carriera è diventata un'icona della musica e della televisione italiana, riscontrando grandi consensi anche all'estero, soprattutto in Spagna e America Latina. 
Molte delle sue canzoni, come Tanti auguri, Rumore, Pedro, Fiesta, Ballo ballo, sono diventate negli anni dei veri e propri tormentoni. 
Il suo più grande successo è stato però il singolo Do it do it again, versione inglese di A far l'amore comincia tu, il primo brano di un'artista donna italiana a piazzarsi al secondo posto nella classifica dei singoli più venduti in Inghilterra, vendendo oltre 21 milioni di copie nel mondo. Nel corso della sua carriera, come dichiarato da lei stessa in un'intervista sul settimanale TV Sorrisi e Canzoni, ha venduto oltre 60 milioni di dischi e, durante una puntata di Domenica in condotta da Pippo Baudo nella quale era ospite, ha dichiarato di possedere ventidue dischi tra platino e oro. Ha poi vinto due ulteriori dischi d'oro postumi, per il brano Tanti auguri, del 1978 e per la raccolta I miei successi. Nell'autunno del 2020 il quotidiano britannico The Guardian incorona Raffaella Carrà come sex symbol europeo, definendola «l'icona culturale che ha insegnato all'Europa le gioie del sesso». 

È stata anche un’amatissima icona LGBT: nel 2017, in occasione del World Pride di Madrid, le è stato infatti assegnato il riconoscimento di ambasciatrice dell'amore.

È morta a Roma il 5 luglio 2021, all'età di 78 anni, a causa di una malattia che, per volontà della stessa, non era stata resa pubblica. A darne l'annuncio è stato il compagno di lunga data Sergio Japino.

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