3 gennaio 2013
4 gennaio 1960 - Muore lo scrittore francese Albert Camus
Albert Camus (Mondovi, 7 novembre 1913 – Villeblevin, 4 gennaio 1960) è stato un filosofo, saggista, scrittore e drammaturgo francese.
Per quanto alcuni critici ritengano Camus difficilmente catalogabile in una corrente letteraria definita, è indubitabile che egli tragga gli spunti per la sua narrativa filosofica dai turbamenti esistenziali della società europea tra le due guerre. Ed è in base a ciò che egli merita di essere considerato uno dei padri dell'esistenzialismo ateo novecentesco accanto a Jean-Paul Sartre, malgrado i forti elementi di contrasto tra i due, che vanno però visti sotto il profilo etico-politico più che filosofico. Aderenti entrambi alla Resistenza, dove militarono nella formazione Combat, e al Partito Comunista Francese, ma ben presto Camus mostra l'inconciliabilità della sua visione del mondo col marxismo ortodosso; lascia il partito e si accosta al movimento anarchico.
È stato Premio Nobel per la letteratura nel 1957 (i suoi discorsi pronunciati in occasione del ritiro del premio sono raccolti in Discours de Suède edito da Gallimard).
Le sue opere
Romanzi
Lo straniero (L'Étranger 1942), Bompiani 1947.
La peste (La Peste 1947), Bompiani 1948.
La caduta (La Chute 1956), Garzanti 1975.
La morte felice (La Mort heureuse, postumo 1971), Rizzoli 1974.
Il primo uomo (Le Premier Homme, incompiuto; iniziato nel 1959, pubblicato postumo nel 1994).
Noces suivi de l'été 1959
Saggi
Metafisica cristiana e neoplatonismo, Diabasis 2004.
Il rovescio e il diritto, Nozze, L'estate (L'envers et l'endroit 1937), Bompiani 1972.
Il mito di Sisifo (Le Mythe de Sisyphe 1942), Bompiani 1947.
La rivolta libertaria, Elèuthera 1998. (Albert Camus et les libertaires, raccolta del 2008).
L'uomo in rivolta (L'Homme révolté 1951), Bompiani 1962.
L'estate (L'Été 1954).
Riflessioni sulla pena di morte (Réflexions sur la peine capitale 1957).
Taccuini gennaio 1942-marzo 1951, Bompiani 1965.
Mi rivolto dunque siamo, scritti politici, Elèuthera 2008.
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