Tinto Brass, nome d'arte di Giovanni Brass (Milano, 26 marzo 1933)
E' un regista, sceneggiatore, attore, montatore italiano
Nasce a Milano il 26 marzo 1933 da una famiglia goriziana di remote origini austriache, nipote del pittore goriziano Italico Brass. Nel 1957 si laureò in Giurisprudenza a Padova. Appassionato di cinema più che di diritto, sul finire degli anni cinquanta trascorse un biennio come archivista alla "Cinémathèque" di Parigi, avvicinandosi agli ambienti della nascente Nouvelle Vague. In seguito tornerà in Italia come aiuto-regista di Alberto Cavalcanti.
Già assistente di maestri del cinema del calibro di Roberto Rossellini e Joris Ivens, esordì nella regia con il lungometraggio In capo al mondo (1963), apologo sul disagio giovanile, del quale curò anche la sceneggiatura e il montaggio. Con una sorta di "anarchismo umoristico" il film narrava i disagi di un giovane che stenta ad integrarsi nella società, ma questa insofferenza verso il potere e le sue istituzioni non venne apprezzata dai censori dell'epoca, che gli imposero di rigirare la pellicola da capo. Per tutta risposta Brass le cambiò solo il nome (Chi lavora è perduto), rendendo ancora più esplicito il messaggio politico-sociale.
I film che ha diretto
Chi lavora è perduto (In capo al mondo) (1963)
Ça ira, il fiume della rivolta (1964) - documentario politico
La mia signora (1964) - episodi "L'uccellino" e "L'automobile"
Il disco volante (1964)
Yankee (1966)
Col cuore in gola (1967)
L'urlo (1968)
Nerosubianco (1969)
Dropout (1970)
La vacanza (1971)
Salon Kitty (1976)
Caligola (1979)
Action (1980)
La chiave (1983)
Miranda (1985)
Capriccio (1987)
Snack Bar Budapest (1988)
Paprika (1991)
Così fan tutte (1992)
L'uomo che guarda (1994)
Fermo posta Tinto Brass (1995)
Monella (1998)
Tra(sgre)dire (2000)
Senso '45 (2002)
Fallo! (2003)
Monamour (2005)
Hotel Courbet (2009) - cortometraggio
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