14 agosto 2015

15 agosto 1975 - Esce nelle sale cinematografiche Amici miei
















(da sinistra) 'il Necchi' (Duilio Del Prete), 'il Melandri' (Gastone Moschin), 'il Perozzi' (Philippe Noiret), 'il Sassaroli' (Adolfo Celi) e 'il Mascetti' (Ugo Tognazzi)

Amici miei è un film italiano del 1975 diretto da Mario Monicelli.

Il progetto del film apparteneva a Pietro Germi, che non ebbe però la possibilità di realizzarlo a causa del sopraggiungere della malattia che lo condusse alla morte nel 1974. Nei titoli di testa del film, infatti, si è voluto rendere omaggio all'autore con la scritta «un film di Pietro Germi», cui segue solo successivamente «regia di Mario Monicelli».

Il significato del titolo secondo Gastone Moschin è da riferirsi all'addio al cinema di Pietro Germi "amici miei, ci vedremo, io me ne vado".

Il film racconta le avventure di quattro inseparabili amici d'infanzia fiorentini sulla cinquantina che affrontano i loro disagi con scherzi a danno di malcapitati.

Il conte Raffaello Mascetti è un nobile decaduto che, dopo aver scialacquato due eredità (la sua e quella della moglie), è costretto a vivere dapprima ospite degli amici, poi in uno scantinato (il cui affitto, a sua insaputa, è per due terzi corrisposto proprio dagli amici). Rambaldo Melandri è un anonimo architetto alla perenne ricerca di una donna, per la quale sarebbe anche disposto ad abbandonare i suoi amici, salvo ravvedersi all'ultimo momento. Giorgio Perozzi (voce narrante del film) è un redattore capo di cronaca che cerca di sfuggire la disapprovazione per la sua poca serietà e il disprezzo per le avventure extraconiugali che il figlio (terribilmente serio e accigliato, l'esatto opposto del padre) e la moglie gli riservano. Guido Necchi gestisce con la moglie Carmen (molto più impegnata di lui sul lavoro) un bar con sala da biliardo, puntuale covo d'incontro del gruppo d'amici. Ai quattro amici di sempre si aggiunge, nel corso della narrazione, il professor dottor Alfeo Sassaroli, brillante primario ospedaliero annoiato dalla professione e proprietario di una clinica in collina, che diventerà in breve uno dei pilastri del gruppo e sotto la cui spinta le bravate prenderanno nuova vitalità.

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