15 maggio 2016

16 maggio 1955 - Nasce la ginnasta d'origine bielorussa Olga Korbut


















Olga Valentinovna Korbut (Grodno, 16 maggio 1955) è un'ex ginnasta sovietica, poi allenatrice di ginnastica artistica statunitense.

Ha vinto quattro titoli olimpici, in due edizioni dei Giochi olimpici.

Di origine bielorussa, nasce da Valentin e Valentina Korbut. Il padre era ingegnere in una fabbrica, la madre cuoca: lei è la più giovane di quattro sorelle (Irina, Zemfira e Ludmilla).

La Korbut, all'età di 11 anni, entra nella scuola sportiva sovietica diretta dal futuro allenatore Renald Knysh. Lì, impara un difficile salto mortale all'indietro sulla trave.

Termina quinta nella sua prima competizione nei campionati sovietici del 1969. L'anno seguente vince l'oro al volteggio.

A causa di infortuni e malattia non è in grado di competere in molti dei tornei che precedono le Olimpiadi del 1972.

In quell'edizione dei Giochi, la sua grazia minuta affascina il pubblico di Monaco, dove diviene la prima ginnasta ad eseguire un salto mortale all'indietro alle parallele asimmetriche. Vince tre medaglie d'oro alla trave, al corpo libero e nel concorso a squadre, e una d'argento nelle parallele asimmetriche.

Nel 1973 vince i Giochi Studenteschi russi e quelli mondiali, e una medaglia d'argento ai Campionati europei.

Nel 1976 ai Giochi Olimpici di Montreal, vince la medaglia d'oro del concorso a squadre e un argento alla trave.

Si laurea all'Istituto Pedagogico di Grodno nel 1977 e si ritira dalle competizioni subito dopo. Nel 1979 nasce suo figlio Richard; in seguito allo scioglimento dell'URSS si trasferisce negli Stati Uniti, dei quali diviene cittadina qualche anno dopo. Attualmente vive a Scottsdale, in Arizona, dove dirige l'accademia di ginnastica da lei fondata.

La Korbut nella sua carriera ha inventato due nuovi movimenti ginnici: il Salto Korbut e il Korbut Flip. È un modello per molti bambini in tutto il mondo e tuttora il suo ricordo stimola molte ragazzine a entrare nelle locali scuole di ginnastica.



Nessun commento:

Posta un commento