21 giugno 2016
22 giugno 2015 - Muore l'attrice Laura Antonelli
Laura Antonelli, nome d'arte di Laura Antonaz (Pola, 28 novembre 1941 – Ladispoli, 22 giugno 2015), è stata un'attrice italiana. Raggiunse l'apice del successo negli anni settanta e ottanta percorrendo diversi generi cinematografici, dalla commedia leggera erotica al dramma, al cinema d'evasione e al film d'autore. Ottenne notorietà e successo come protagonista sensuale nel film cult Malizia di Salvatore Samperi.
Laura Antonelli nacque a Pola, città istriana all'epoca italiana. Insieme alle attrici Femi Benussi, Alida Valli e Sylva Koscina fu una delle componenti del gruppo definito "delle bellissime quattro" dalmato-istriane. Profuga durante l'esodo istriano in seguito alla sconfitta italiana nella seconda guerra mondiale e alla conseguente perdita dell'Istria, la Antonelli si trasferì con la famiglia a Napoli dove, dopo aver frequentato le scuole superiori, si diplomò presso l'Istituto Superiore Pareggiato di Educazione Fisica. Trasferitasi a Roma, fu insegnante di Educazione fisica al liceo artistico di via Ripetta prima di approdare all'attività di attrice.
A 24 anni si sposò con l'antiquario Enrico Piacentini, ma il matrimonio ebbe breve durata e fu senza figli. Dopo una relazione con l'umorista Mario Marenco, collega di Renzo Arbore nella trasmissione radiofonica Alto gradimento, visse un'intensa storia d'amore, durata otto anni (dal 1972 al 1980), con il divo francese Jean-Paul Belmondo.
La parabola ascendente di Laura Antonelli si interrompe a causa dell'uso di droghe e ad un'operazione chirurgica andata male che le deteriora i lineamenti.
Nella notte del 27 aprile 1991, quando nella sua lussuosa villa "Trovarsi" di Cerveteri vengono trovati 36 grammi di cocaina, l'attrice è arrestata dai carabinieri della locale stazione e associata alla casa circondariale di Rebibbia, dove però resta solo sei giorni, a seguito della concessione degli arresti domiciliari. È condannata in primo grado a tre anni e sei mesi di carcere per spaccio di stupefacenti.
Nove anni dopo, nel 2000, è invece assolta dalla Corte d'appello di Roma, che la riconosce consumatrice abituale di stupefacenti, ma non spacciatrice. La legge italiana sulla droga è nel frattempo cambiata e l'assunzione di sostanze stupefacenti per uso personale, entro i limiti stabiliti dalla legge, non è più considerata reato. Ciò determina il proscioglimento di Laura Antonelli dalle accuse formulate nei suoi confronti e la non punibilità per i reati a lei ascritti.
A partire dagli anni 2000 l'attrice attraversò una profonda crisi sia economica sia psicologica che l'indusse a rifiutare anche l'aiuto degli amici, come quello di Simone Cristicchi che nel 2013 volle portare al Festival di Sanremo la canzone Laura, dedicata alla sua vita dimenticata, ma visto il suo desiderio di rimanere nell'oblio rinunciò.
Nel 2009 per iniziativa del comune di Ladispoli, con l'obiettivo di tutelarla dagli approfittatori, venne interdetta e seguita da un avvocato con le funzioni di tutore, da un'assistente sociale e da una badante.
Il 3 giugno 2010 l'attore ed amico Lino Banfi lanciò un appello dalle pagine del Corriere della Sera all'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi e al ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, in cui chiedeva sostegno economico per l'Antonelli la quale viveva con appena cinquecento euro al mese di pensione.Sebbene il Ministro avesse accolto la richiesta auspicando l'applicazione della legge Bacchelli a sostegno degli artisti, l'attrice rifiutò l'aiuto sostenendo di non essere interessata alla vita terrena e che preferiva invece essere dimenticata.Concesse tuttavia un'ultima intervista al periodico locale free-press L'Ortica nel marzo del 2012, nella quale diceva di considerare "frivolo e privo di valori il mondo dello spettacolo" oltre che "diseducativo per i giovani".
Le sue interpretazioni
Il magnifico cornuto, regia di Antonio Pietrangeli (1964)
Le sedicenni, regia di Luigi Petrini (1965)
Le spie vengono dal semifreddo, regia di Mario Bava (1966)
Scusi, lei è favorevole o contrario?, regia di Alberto Sordi (1966)
La rivoluzione sessuale, regia di Riccardo Ghione (1968)
L'arcangelo, regia di Giorgio Capitani (1969)
Un detective, non accreditata, regia di Romolo Guerrieri (1969)
Venere in pelliccia (alias Le malizie di Venere), regia di Massimo Dallamano (1969-1975)
Sledge (A Man Called Sledge), regia di Vic Morrow (1970)
Gradiva, regia di Giorgio Albertazzi (1970)
Incontro d'amore, regia di Paolo Heusch e Ugo Liberatore (1970)
Gli sposi dell'anno secondo (Les mariés de l'an II), regia di Jean-Paul Rappeneau (1971)
Il merlo maschio, regia di Pasquale Festa Campanile (1971)
Senza movente (Sans mobile apparent), regia di Philippe Labro (1971)
Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne, regia di Lucio Fulci (1972)
Trappola per un lupo (Docteur Popaul), regia di Claude Chabrol (1972)
Malizia, regia di Salvatore Samperi (1973)
Sessomatto, regia di Dino Risi (1973)
Peccato veniale, regia di Salvatore Samperi (1974)
Simona, regia di Patrick Longchamps (1974)
Mio Dio come sono caduta in basso!, regia di Luigi Comencini (1974)
Divina creatura, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1975)
L'innocente, regia di Luchino Visconti (1976)
Gran bollito, regia di Mauro Bolognini (1977)
Mogliamante, regia di Marco Vicario (1977)
Letti selvaggi, regia di Luigi Zampa (1979)
Il malato immaginario, regia di Tonino Cervi (1979)
Mi faccio la barca, regia di Sergio Corbucci (1980)
Passione d'amore, regia di Ettore Scola (1981)
Il turno, regia di Tonino Cervi (1981)
Casta e pura, regia di Salvatore Samperi (1981)
Viuuulentemente mia, regia di Carlo Vanzina (1982)
Porca vacca, regia di Pasquale Festa Campanile (1982)
Sesso e volentieri, regia di Dino Risi (1982)
Tranches de vie, regia di François Leterrier (1985)
La gabbia, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1985)
La venexiana, regia di Mauro Bolognini (1986)
Grandi magazzini, regia di Castellano e Pipolo (1986)
Rimini Rimini, regia di Sergio Corbucci (1987)
Roba da ricchi, regia di Sergio Corbucci (1987)
Gli indifferenti, regia di Mauro Bolognini (1988) Miniserie TV
Disperatamente Giulia, regia di Enrico Maria Salerno (1989) Miniserie TV
L'avaro, regia di Tonino Cervi (1990)
Malizia 2000, regia di Salvatore Samperi (1991)
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