L'alluvione ha coinvolto 44 comuni emiliani e romagnoli, tra cui principalmente la città metropolitana di Bologna e le province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Modena e di Reggio Emilia.[9][10] Le forti piogge hanno fatto straripare 23 corsi d'acqua, tra cui i fiumi Santerno, Sillaro, Savio, Lamone, Montone, Rabbi, Bidente-Ronco, e i torrenti Idice, Quaderna, Ravone, Senio, Marzeno, Pisciatello e Rigossa.Nel territorio colpito si sono inoltre verificate 250 dissesti e frane in 48 comuni.
Nello stesso arco di tempo alcuni eventi calamitosi hanno interessato anche le province settentrionali della Regione Marche, la quale ha ottenuto il 25 maggio 2023 lo stato di emergenza dal Governo italiano per le province di Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata e Fermo.Inoltre lo stato di emergenza è stato esteso anche per i comuni di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e di Londa della Regione Toscana.
Le vittime sono state 16 e i danni quantificabili in miliardi di euro.
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